Docenti e scrutini: attenzione a non commettere “falso in atto pubblico”

Libero Tassella – I voti sono stabiliti dal consiglio di classe, convocato per gli scrutini finali. Il consiglio decide collegialmente. I docenti non devono alzare i voti unilateralmente prima dello scrutinio su pressione di altri docenti o del DS portando le loro valutazioni da 2, e 4 a 6. I singoli docenti fanno solo proposte di voto in base alle valutazioni scritte orali e pratiche effettuate nel secondo quadrimeste o terzo trimestre. Sono le loro solo delle proposte di voto. I voti finali sono poi responsabilità collettiva di tutti i componenti del consiglio di classe in sede di scrutinio. Quindi se si vogliono alzare i voti e promuovere l’alunno lo si deve fare a maggioranza, votando la promozione, la bocciatura o la sospensione del giudizio in una o più discipline. Il tutto deve essere rigorosamente registrato a verbale. Se alzate i voti in rapporto alle valutazioni registrate nel registro elettronico, fate un falso in atto pubblico. Ricordo che in caso di voto, a parità di voto, prevale il voto del presidente del consiglio. Per le assenze per malattia si può derogare dal monte ore indispensabile per superare l’anno , ma queste devono essere concentrate in un periodo dell’anno e non essere saltuarie, comunque l’alunno deve avere un numero congruo di valutazioni nell’ultimo periodo dell’anno secondo quadrimestre e terzo trimestre a nulla rivelando le valutazioni nella sola prima parte dell’anno scolastico.. Ai dirigenti scolastici che in questi giorni fanno pressioni sui docenti per le promozioni, voglio dire che gli scrutini sono un momento importante dal punto di vista educativo e di messaggio che viene dato ad alunni e famiglie, non pensiate che sia una questione di fatturato aziendale e di efficienza aziendale o di premio di produzione.

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