Precariato e graduatorie nazionali, è ancora possibile?

Anni fa parlavo di graduatorie nazionali per assorbire i precari ( Gen) già nel 2008 in un discorso complessivo e propositivo sul precariato scolastico, nei forum prima , nel sito Professione Insegnanti e sui social soprattutto quando insieme al collega, allora precario, Salvo Amato diedi vita al gruppo Professione Insegnante. Chi segue il precariato da tempo e ha una conoscenza diacronica del fenomeno lo sa. Purtroppo nel 2014 e nel 2015 inviai la mia proposta, che intanto avevo articolato anche con le libere opzioni degli aspiranti in Gae, ai tecnici del Miur e ad esponenti politici del PD, ricordo tra i tanti il sottosegretario Faraone. Tutti sappiamo cosa sia stata la Graduatoria nazionale applicata al piano assunzionale della buona scuola di cui alla legge 107. Un fallimento. La storia vergognosa dell’algoritmo é a tutti nota. Nel 2008 , appena abbozzata la proposta, ne parlai anche nel mio ex sindacato che era però tutto impegnato a sospendermi e neanche ascoltò la mia proposta, quella stessa che poi precisai in contraddittorio con precari nei forum di dibattito, ricordo l’ostilità dei tanti, arrivando poi a una sua articolazione in un quadro complessivo di risoluzione del precariato, su questo rilasciai anche un’intervista a Laura Criscione di Orizzontescuola. Poi é arrivato come diccevo il piano assunzionale e la 107 di Renzi. Ora ci andrei più cauto nella proposta di una Gen sia pure con libere opzioni per quanto riguarda le graduatorie finalizzate all’assunzione, visti anche gli esiti trascorsi. Io sarei per mantenere fino alla loro estinzione il carattere provinciale delle Gae e regionale delle GM dei concorsi a cattedre e delle nuove graduatorie ove saranno inseriti i destinatari di procedure riservate. Io sarei quindi per graduatorie provinciali ( Gae) e regionali cui affiancare graduatorie nazionali per velocizzare , per chi vuole ovviamente, esercitando una libera opzione, stabilizzare il proprio lavoro. Stabilizzarlo andando al Nord dove i posti ci sono.. Il docente può quindi concorrere ,se vuole , e senza depennamenti dalle Gae e dalle GR in caso di rinuncia, anche per un posto in altra regione, ma la graduatoria nazionale scorre solo in subordine alle graduatorie provinciali e regionali. Ovviamente chi va consapevolmente e volontariamente altrove cioè al Nord non deve pretendere e prendere il posto e poi fuggire recitando la patte del deportato. Quindi senza la trovata incostituzionale del senatore Pittoni (Lega) del domicilio professionale, , basta solo applicare la 124, mai applicata e sempre derogata dai governi , inasprendola, il trasferimento l interprovinciale lo si potrà avere solo dopo 5 anni senza deroghe, parimenti l’assegnazione provvisoria interprovinciale , anche questa senza deroghe e senza strumentalizzare il sostegno per rientrare a casa come recentemente Governo e sindacati hanno fatto a spese dei docenti precari del Sud in Gae.

Libero Tassella

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