Ecco cosa aspettano, migliaia di insegnanti, dal nuovo MIUR.

Libero Tassella – Al Miur agli incompetenti della passata gestione Fedeli, si sono ora sostituiti i cosiddetti competenti di scuola, allora abbiamo come Ministro un preside che é stato utilizzato presso gli uffici della direzione scolastica regionale prima a Monza e poi a Milano, di area leghista, non votato da nessuno, il dott. Bussetti, un tecnico, é stato scelto da Giancarlo Giorgetti alla guida del Miur, considerato,nell’ assegnazione dei ministeri, un ministero di serie B. Analoga la scelta del sottosegretario di area pentastellata. Il dirigente scolastico di un liceo di Brindisi, fiore all’occhilo del dicastero PD sia di quello di Giannini sia della sua erede Fedeli. Non a caso il preside brindisino é stato un collaboratore assiduo presso il Miur dell’una prima e dell’altra poi. Libero Tassella – Come Bussetti é stato un assertore convinto della legge 107/2015 e del liceo breve, è stato il primo a sperimentarlo in quel di Brindisi all’epoca del dicastero Carrozza. Il sottosegretario per quanto poi riguarda la 107 é passato a tutte le declinazioni dei verbi in -are dall’abrogare del programma originario di Di Maio al superare della sua designazione a ministro in pectore al migliorare della sua ultima nomina a sottosegretario di stato. L’unico a essere stato votato é Lorenzo Fioramonti, un professore di economia, dimaiano e forse voluto al miur per ricordare da economista ai due tecnici che conoscono la scuola ma non la dura legge della lesina che l’istruzione é un costo, una spesa. Questo é il quadro. Aspettiamo prima di giudicare. Noi siamo fra quelli pazienti, che non condannano a priori per propaganda politica. Ma come sapete si giudica su quello che si fa su come lo si fa e sui tempi in cui lo si fa. Io credo che tramontata l’abrogazione della 107, ora qualcosa bisogna fare e subito anche in contraso con quanto Bussetti e Giuliano avevano, detto, scritto e fatto nella passata legislatura la diciassettesima, infausta per scuola e insegnanti.. Vorrei provare a mettere insieme le cose che mi aspetto e con me si aspettano migliaia di insegnanti, quelli che questo governo cosiddetto dell’ascolto deve ascoltare. L’ascolto non è uno slogan ma una prassi, mai seguita dai governi precedenti.

1) Abolizione sperimentazione liceo breve da a.s. 2018/19 costo zero.

2) Abolizione della chiamata diretta e della suddivisione dei territori in ambiti, abolizione della titolarità di ambito e degli incarichi triennali con il ripristino della titolarità di scuola, costo zero.

3) A partire da organico di diritto 2019/10 prevedere classi con limite massimo di 25 alunni, impegno finanziario DEF 2019, scritto nel contratto di governo.

4) Definire un finanziamento ad hoc per il contratto della docenza scolastica nell’ambito del comparto dell’istruzione e più in generale del pubblico impiego, con l’utilizzo dei fondi strutturali della 107 e con tagli sui finanziamenti alle scuole non statali unitamente a nuovi fondi da reperire nel bilancio dello Stato ( Def 2019)

5) Trasformare l’80% dell’organico di fatto di sostegno in organico di diritto e nel contempo istituire corsi di specializzazioni riservati al personale in Gae, al fine di stabizzare i rapporti di lavoro., risorse da reperire nel Def 2019

6) Prevedere per i DM con un servizio di 360 giorni nell’ottennio un concorso riservato al fine del conseguimento dell’ idoneità, per inserirsi successivamente in una graduatoria regionale per la stabilizzazione del rapporto di lavoro, evitando soluzioni pasticciate e declinate sulla sanatoria governativa.

7) In ultimo ma non ultima l’abrogazione dell’Asl nei licei e la sua trasformazione nei tecnici e professionali in stage facoltativi con credito scolastico da effettuare nei prriodi di interruzione delle lezioni. Abolizione degli Invalsi ( costo zero e risparmi)

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