Mi scrivono da una scuola della Repubblica, chiedendomi l’anonimato per paura di ritorsioni.
“Buon pomeriggio, da domani i rappresentanti delle case editrici non avranno più libero accesso alla mia scuola, questo perché facciamo parte del mitico progetto “book in progress” e nessuno deve disobbedire! Se usi questa informazione non fare il mio nome, sono cattivi e determinati.
Grazie alla scuola della didattica di Stato, dell’omologazione, e della cultura come sommatoria di competenze al posto della conoscenza e dei saperi critici. È questo il frutto della buona scuola del PD che non è stata affatto abrogata se non per aspetti marginali e di contorno.
È la filosofia di Bussetti e di Giuliano fautore del book in progress è proprio quella della buona scuola. Insomma non è cambiato nulla. Una scuola che sta distruggendo la libertà di insegnamento, la formazione del cittadino ed è schiava del mercato e delle sue esigenze e che sta addestrando futuri lavoratori a essere subordinati e acritici e ad ubbidire. Come ad ubbidire devono essere educati gli addestratori.
Una scuola della sopraffazione che usa metodi mafiosi e dove si ha paura di contestare e denunciare. Che scuola è?
Libero Tassella