Tabella valutazione titoli mobilità: quiete non muovere.

mobilità Scarpellino

La valutazione dei titoli per la mobilità è legata ad una tabella allegata al CCNI e come tutta la materia svolta nell’articolato contrattuale anche quella di cui agli allegati è oggetto di contrattazione collettiva tra sindacati rappresentativi e Miur.

Il prossimo contratto dura tre anni e quindi ci terremo l’attuale tabella per altri tre anni, mentre sarebbe stato il caso di integrarla e modificarla viste le vistose contraddizioni ivi presenti e che più volte ho segnalato. Chi scrive credeva che almeno in occasione di un contratto triennale la vecchia tabella potesse essere integralmente rivista.

Ma i sindacati si sono solo impegnati nella discussione sulla permanenza per tre anni nella stessa scuola o sulla limitazione nei trasferimenti da sostegno a posto comune che il Miur voleva tagliare del 50%. Da anni il Miur e le OOSS preferiscono non aggiornare la tabella dei titoli e ad esempio inserire tra i titoli valutabili il titolo di specializzazione per l’insegnamento per il sostegno.Ricordo che lo chiedevo già 20 anni fa.

Già perché questa tabella con le relative note è vecchia di trent’anni. La colpa del mancato aggiornamento negli anni (ad es. non è valutato nella mobilità più di un concorso ordinario a differenza dei passaggi, non sono valutate le Siss, è valutato in modo difforme il preruolo nella mobilità e nelle graduatorie interne, vi è una valutazione difforme del servizio rispetto agli ordini e gradi di scuola, l non è valutato il servizio nella paritaria, non è valutata la partecipazione agli esami di Stato, oppure il bonus dei 10 punti non è esteso agli anni successivi rispetto a quelli previsti e ancora tanto altro.).

Purtroppo paghiamo l’inerzia non dei ministri pro tempore, che di questi dettagli tecnici non capiscono nulla ( es. Fedeli, Giannini, Carrozza, Gelmini, Moratti ,ecc.. ministri per caso) o se ne disinteressano come Bussetti che è un burocrate della scuola e queste cose le conosce bene anche come ex docente di sostegno, ma paghiamo per le colpe dell’alta burocrazia ministeriale che campa sul “quiete non muovere”e dei sindacati rappresentativi cioè delle loro delegazioni al tavolo contrattuale ( Flc Cgil , Cisl , Uil , Snals e Fgu) al tavolo di contrattazione che si uniformano da anni allo stesso principio. Nulla cambia e nulla cambierà.

Libero Tassella.

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