
Sono decine le richieste di insegnanti che mi chiedono quale sarà la sorte del Decreto Legge, detto “Salvaprecari” che
istituisce i PAS e i concorsi riservati per gli insegnanti della scuola secondaria, approvato la scorsa settimana con la
clausola ” salva intese” e che già registrava tutte le fibrillazioni tra le due forze di maggioranza, poi sfociate nella
formalizzazione della crisi di Governo tra giovedì e venerdì.
Ovviamente la crisi di Governo avrà conseguenze esiziali sul DL concertato con i Sindacati dalla Lega e da Bussetti.
Innanzi tutto è scontato che ormai, mancando l’intesa delle due forze politiche che hanno formalizzato la loro
insanabile distanza politica, il DL non sarà più pubblicato sulla G. U. del 28 agosto. Se poi , dopo la sfiducia al
Governo su mozione della Lega al Senato, presumibilmente il 20 agosto, le consultazioni del Presidente Mattarella
dovessero dare un esito negativo, allora il Parlamento sarebbe sciolto ed entro 60 giorni si andrebbe al voto.
Con la fine della diciottesima legislatura, il problema del precariato sarà affrontato dalla diciannovesima legislatura e
dal prossimo governo che potrebbe tener conto della precedente concertazione sindacale che aveva portato al DL,
cosa al mio avviso alquanto improbabile. Se invece si raggiunge l’intesa tra le forze politiche per una nuova
maggioranza, il Parlamento non sarà sciolto e la diciottesima legislatura continuerà, il nuovo governo, in cui
certamente Bussetti non sarebbe ministro, potrebbe anche riprendere il DL, procedere a modifiche sostanziali del
testo, prevedere al suo posto un Disegno di legge. Quindi in un caso o in un altro il DL approvato dal CdM ad oggi è
carta straccia.
Libero Tassella