CORONAVIRUS – ANNULLAMENTO VIAGGI DI ISTRUZIONE – DIRITTO ALLA RESTITUZIONE DELLE QUOTE GIA’ VERSATE

Come è tristemente noto a tutti, il coronavirus è entrato in Italia solo da pochi giorni, facendo 3 vittime e contagiando, al momento, 153 persone. Ora si cerca di arginarne la circolazione evitando di far circolare lo strumento con cui il virus si diffonde: le persone.

Il mondo della scuola sta facendo la sua parte:  notizia dell’ultimo minuto è la chiusura per sette giorni a partire da domani delle Scuole di ogni ordine e grado e delle Università in Lombardia, Liguria, Emilia, Friuli, Piemonte e Veneto. E’ prevista già da ora la possibilità di proroga  per ulteriori sette giorni.

La giornata era iniziata con l’avviso ad horas di sospensione  delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzioni in Italia e all’estero.

L’avviso è il seguente: “Il Consiglio dei Ministri, nella serata di sabato 22 febbraio, ha definito apposite misure per evitare la diffusione del Covid – 19 e ulteriori misure di contenimento. Fra le decisioni adottate, anche quelle relative alla sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all’estero

Il Ministero dell’Istruzione informa che, in attesa dell’adozione formale dell’ordinanza prevista dal decreto approvato in Consiglio dei Ministri, per motivi precauzionali, i viaggi di istruzione vanno comunque sospesi a partire già da oggi domenica 23 febbraio 2020. Si ringraziano le scuole e i dirigenti scolastici per la collaborazione”

Ma che succede ai viaggi di istruzione già programmati e per i quali le famiglie hanno già versato la relativa quota? Spesso si tratta di costi non indifferenti che vanno a gravare sul budget familiare.

La soluzione è semplice: la famiglia ha diritto al rimborso integrale di quanto versato. Pertanto – e questa la buona notizia per tutte le scuole – non cì sarà alcun contenzioso con le Agenzia di viaggio, che non potranno reclamare alcunchè.

Infatti, come espressamente previsto da comma 4° dell’art. 41 del codice del turismo:  “In caso di circostanze inevitabili e straordinarie verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze e che hanno un’incidenza sostanziale sull’esecuzione del pacchetto o sul trasporto di passeggeri verso la destinazione, il viaggiatore ha diritto di recedere dal contratto, prima dell’inizio del pacchetto, senza corrispondere spese di recesso, ed al rimborso integrale dei pagamenti effettuati per il pacchetto, ma non ha diritto a un indennizzo supplementare”.

E quale circostanza è più straordinaria ed inevitabile di quella che stiamo vivendo in queste ore?

Avv. Francesco CARBONE

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