Diciamo NO! All’Esame di Stato in presenza, raccolte oltre 10.000 firme.

Al Signor Presidente della Repubblica, Sergio MATTARELLA

Al Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Giuseppe CONTE

Alla Ministra dell’ Istruzione della Università e della Ricerca, On. Lucia AZZOLINA

 

DICIAMO NO! ALL’ESAME DI STATO IN PRESENZA

Gentile Ministra,

rappresentiamo più di 10.000 firme raccolte con diverse petizioni contro lo svolgimento dell’Esame di Stato in presenza ed a sostegno dell’Esame di Stato on line. Queste firme sono state raccolte in autonomia dalla base, quella base  che rappresenta la vera scuola italiana e che Lei ben conosce.

Nella delicata fase 2 per il Covid-19, quale quella che stiamo vivendo, l’esame in presenza ci sembra un rischio inutile oltre che dannoso, considerato che potremmo farlo tranquillamente da remoto, come già sta avvenendo per le sedute di laurea.

Le ricordiamo che viviamo un’ emergenza da pandemia e solo in relazione a ciò Le avanziamo la nostra richiesta.

Mancano meno di 40 giorni all’esame e non essendoci ancora certezze  in merito alle dichiarate condizioni di sicurezza, Le chiediamo di accettare e sostenere la nostra proposta e cioè lo svolgimento online dell’ Esame di Stato 2020 tutelando così tutto il personale scolastico e le loro famiglie ed evitando inutili rischi che innegabilmente possono emergere dalla modalità in presenza.

In sintesi, Le rappresentiamo i punti salienti delle criticità che hanno dato vita alle petizioni congiunte, lanciate da Antonio Scarpellino (FederIstruzione, Napoli), Prof.ssa Paola C. Abbate (Milano), Prof.ssa  Paola Serra (Napoli), Libero Tassella (Scuola Bene Comune),  Partigiani della Scuola Pubblica e Scuola&Politica:

  1. spazi ristretti delle aule. La maggioranza degli edifici scolastici sono piuttosto vetusti e riadattati con spregio delle normative sulla sicurezza e sulla salute e pongono, quindi, inevitabili difficoltà a mantenere le distanze, come da indicazioni del Governo;
  2. imprevedibilità del decorso Covid-19 e conseguente impossibilità di presenza presso gli istituti scolastici nel corso del mese di Giugno 2020;
  3. responsabilità civili, penali e amministrative a carico dei Dirigenti Scolastici e dei Presidenti di Commissione in termini di sicurezza sui luoghi di lavoro;
  4. cantierizzazione, nel corso del mese di Giugno 2020, degli immobili per consentire la ripresa in sicurezza dell’attività didattica per l’anno scolastico 2020/2021;
  5. mezzi pubblici inutilmente affollati da studenti, Docenti, Presidenti di Commissione, personale ATA e famiglie per recarsi presso gli Istituti scolastici di riferimento. Forse dimentica che tantissimi diplomandi sono pendolari costretti ad adoperare i mezzi pubblici per raggiungere le sedi scolastiche?
  6. soggetti immunodepressi, affetti da patologie reumatologiche e/o cardiopatie ormai all’ordine del giorno, considerando anche che parliamo di una categoria di lavoro quale quella dei Docenti con l’età media più alta di Europa;
  7. centinaia di alunni diversamente abili che, loro malgrado, non sono in condizione di rispettare e/o affrontare tutte le prescrizioni sanitarie stabilite dai DPCM e dalle Ordinanze regionali previste per il Covid-19;
  8. una Commissione composta da persone che producono fogli da firmare che passano di mano in mano ed entrano in contatto con tutti gli oggetti dell’aula, computer compresi;
  9. gli esami sono orali: parliamo tutti con la mascherina?
  10. a tutto questo aggiunga un fattore da non sottovalutare, quello dello “stress da paura del contagio”, ormai diffuso in buona parte delle famiglie.

Gentile Ministra,  anche i Dirigenti Scolastici, come ad esempio l’associazione DirigentiScuola che invita alla “disobbedienza civile” pur di non incorrere in rischi sanitari o legali dovuti alla loro responsabilità datoriale, stanno iniziando a considerare la gravità della situazione.

Stesse perplessità sull’esame in presenza sono state espresse pure dall’ ANP (Associazione Nazionale Presidi) che ritiene irrispettoso, ma inevitabile, il paventato astensionismo del personale scolastico con certificazioni mediche compiacenti!

Si rende conto delle enormi responsabilità civili e penali che ne deriverebbero in capo ai Dirigenti Scolastici i quali, nel giro di un mese o poco più, dovrebbero riuscire a realizzare quello che non si è riuscito a fare nell’ultimo decennio in termini di presidi sanitari, adeguamento delle norme sulla sicurezza, sanificazione degli ambienti, distanziamento sociale?

Gentile Ministra, tutto questo ne vale veramente la pena? Noi pensiamo di no, e per questo auspichiamo che Lei possa e voglia accogliere la nostra proposta e quella di oltre 10.000 firmatari ad oggi.

Distinti Saluti

Antonio Scarpellino (FederIstruzione, Napoli)

Prof.ssa Paola C. Abbate (Milano)

Prof.ssa  Paola Serra (Napoli)

Libero Tassella (Scuola Bene Comune)

Partigiani della Scuola Pubblica

 Scuola&Politica

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