Piano di formazione docenti, nonché per la formazione docenti neoassunti a.s.2017-2018 e la formazione sui temi dell’Inclusione a.s. 2017-2018.

Indicazioni e ripartizione fondi per le iniziative formative relative alla II annualità

Piano di formazione docenti, nonché per la formazione docenti neoassunti a.s.2017-2018 e la formazione sui temi dell’Inclusione a.s. 2017-2018.

1. Introduzione

L’analisi ed il monitoraggio delle attività formative svolte nel corso della prima annualità di vigenza del Piano Nazionale per la Formazione dei Docenti (PNFD), offrono elementi informativi utili ad uno sviluppo più efficace e coerente delle iniziative formative a partire da questo secondo anno di programmazione. In particolare, in sede di riprogettazione degli interventi si segnala l’opportunità di attribuire grande importanza ai seguenti obiettivi:

– operare perché i bisogni formativi espressi dalle scuole (singole o associate in reti di scopo) trovino il giusto spazio nelle sintesi costruite a livello di ambito;

– operare perché i bisogni formativi espressi dalle scuole comprendano per quanto possibile anche i bisogni formativi dei singoli docenti, secondo le specificità disciplinari o di area e le funzioni svolte nella scuola;

– favorire il ricorso ad attività di ricerca didattica e formazione sul campo incentrate sull’osservazione, la riflessione, il confronto sulle pratiche didattiche e i loro risultati nei contesti specifici anche con riferimento a documentate esperienze innovative di successo, contenendo, per quanto possibile, trattazioni astratte e modelli formativi che privilegino la modalità della lezione frontale;

– coinvolgere, in modo più incisivo, le strutture universitarie, le associazioni professionali, gli enti e i soggetti qualificati/accreditati, per arricchire la qualità culturale, scientifica, metodologica delle attività formative.

Per alimentare l’aderenza ai bisogni e la qualità dell’offerta formativa, appare necessario favorire una progettualità temporale più estesa, in un’ottica pluriennale, contribuendo a rafforzare l’attuale sistema di governance (scuole, ambiti, USR, MIUR).

2. L’incontro delle priorità nazionali con la progettazione territoriale
La programmazione delle iniziative per il corrente anno scolastico dovrà tenere conto, come di consueto, delle priorità nazionali, da interpretare come assi strategici per lo sviluppo del sistema educativo, da mettere in stretta connessione con le innovazioni previste dalla legge 107/2015 e con i relativi decreti legislativi di attuazione. In particolare in ogni ambito territoriale dovranno essere assicurate iniziative formative relative a:

– il tema delle competenze e delle connesse didattiche innovative, anche sulla base degli orientamenti operativi e progettuali che saranno forniti dal comitato scientifico nazionale operante, a livello nazionale, per il primo ciclo (D.M. n. 537 del 1/08/2017);

– il tema della valutazione degli apprendimenti, in fase di revisione normativa a seguito del d.lgs 62/2017 e dei D.M. n. 741 e n. 742 del 2017, con particolare riferimento ai temi della valutazione formativa, del nuovo ruolo delle prove Invalsi, della certificazione delle competenze e dei nuovi esami di stato, anche sulla base degli orientamento forniti dal MIUR;

– il tema dell’alternanza scuola-lavoro da indirizzare anche in relazione agli esiti delle azioni di monitoraggio qualitativo;

– il tema dell’autonomia organizzativa e didattica, con particolare riferimento alle connessioni con l’evoluzione dei PTOF, il migliore utilizzo, da parte delle istituzioni scolastiche, dell’organico di potenziamento, l’attivazione di modelli organizzativi flessibili.
Inoltre, per quanto riguarda l’area delle lingue straniere, le iniziative dovranno tener conto dello (e non sovrapporsi allo) sviluppo dei percorsi metodologici CLIL per la scuola secondaria di II grado, secondo quanto previsto dal D.M. 851/2017 relativo alla gestione dei fondi per l’anno 2017 della Legge n. 440/1997. Ci si riserva di emanare ulteriori istruzioni affinché i percorsi che potranno essere adottati a livello locale tengano conto degli obiettivi di sistema previsti dal Piano di formazione 2016-2019 quali, ad esempio, l’attivazione di percorsi sperimentali CLIL nel primo
ciclo, il completamento e rafforzamento della formazione linguistica per i docenti della scuola primaria, le connessioni con le nuove modalità di rilevazione degli apprendimenti predisposti dall’Invalsi (D.M. n. 741/2017). Alle azioni sulle lingue dovrà essere riservata una quota delle risorse disponibili a livello di ciascun ambito territoriale, in funzione dei bisogni territoriali.
Inoltre, avendo cura di razionalizzare gli interventi a livello di ambito, si ritiene opportuno segnalare l’esigenza di affrontare, fra l’altro, i temi della:

– integrazione multiculturale e cittadinanza globale, anche in connessione con i temi della sostenibilità di cui all’Agenda 2030;

– inclusione e disabilità, per una preliminare conoscenza delle innovazioni previste dal D.lgs. n. 66/2017 (coinvolgendo figure sensibili e di coordinamento e destinando interventi prioritari a docenti di sostegno sforniti dei prescritti titoli di specializzazione);

– insuccesso scolastico e contrasto alla dispersione, anche in connessione con le iniziative promosse dall’apposito Osservatorio nazionale contro la dispersione e relative linee progettuali e finanziarie;

– l’approfondimento di aspetti relativi alla cultura artistica e musicale, in relazione alle innovazioni previste dagli artt.8-9 del D.lgs. 60/2017 (attivando almeno un laboratorio formativo in ogni ambito territoriale). […]

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