Rinnovo contratto scuola: il balletto dei sindacati

Libero Tassella – Non è giusto dire che i sindacati non hanno firmato, come fa qualche sindacalista su questo gruppo, bisogna dire che i sindacati non hanno ancora firmato. Noi di Professione Insegnante abbiamo proposto circa tre mesi fa una petizione, prevedendo proprio l’attuale situazione. Leggete la petizione. La petizione ha superato oggi le 81.300 firme cosa mai accaduta in petizioni che vedono coinvolti gli insegnanti generalmente restii ad esporsi sia pure con una firma on line. Ebbene i sindacati si rendano conto che non ci sono le condizioni per chiudere un contratto decente e che la contrattazione di Comparto viene ora usata dal governo Gentiloni per fini elettorali e quindi c’è tutto l’interesse a portarla avanti per le lunghe, con incontri settimanali. Credo che la strategia sia stata concordata con i Confederali, a pensar male, diceva Andreotti, spesso si coglie nel segno, mentre penso che Snals e Fgu, facciano solo da spettatori nelle settimanali riunioni con l’Aran. Oggi non basta più dire che questo contratto non lo firmeremo, il che è tutto da vedere, parlo con i sindacalisti presenti sul gruppo Professione Insegnante, se vogliono essere davvero credibili i vostri sindacati dovrebbero fare tre semplici cose.

1) Alzarsi dal tavolo della contrattazione al più presto possibile e ritirare le delegazioni.

2) Organizzare la mobilitazione nelle scuole con la seguente piattaforma:

a) abrogazione della legge 107/2015

b) aumento contrattuale medio di 200 euro netti mensili, 100 euro per il 2016, 150 per il 2017 e 200 per il 2018, finanziato coni fondi del Def 2017 e 2018 già stanziati , con tutti i fondi strutturali della 107/2015, con una riduzione del 50% del finanziamento alla scuola non statale e con un finanziamento ad hoc per lo stipendio dei docenti nella manovra finanziaria di primavera e nel Def 2019.

3) Proclamare lo sciopero unitario a fine febbraio, alla vigilia delle elezioni politiche del 4 marzo. Fin quando i sindacati staranno con il cappello in mano a mendicare carte dall’Aran e atti di indirizzo integrativi, permetteteci di dubitare fortemente di loro, dei loro comunicati stampa e delle interviste dei loro segretari generali..

Libero Tassella

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