TONER = LEUCEMIA Ecco la sentenza della Cassazione che riconosce la MALATTIA PROFESSIONALE

   

Avv.  Francesco  Carbone  –   La   Corte   di   Cassazione   con  l’ordinanza  n.  2366/18  ha definitivamente statuito che l’eccessivo contatto con le polveri sottili dei toner per stampanti, fax e fotocopiatrici può causare la leucemia.

Poco meno di una settimana fa mi interessavo della pericolosità del toner degli apparati di stampa laser quali fax, fotocopiatrici e stampanti e delle conseguenze in ambito giuridico.

Il toner, infatti, oltre che particelle di carbone, ossidi di ferro e resina, contiene altri 4 materiali cancerogeni liberati normalmente in fase di stampa: il benzene, la formaldeide, lo stirene e l’ossido di titanio.

In particolare lo stirene è stato classificato cancerogeno dal 2011.

Pochi mesi fa l’INAIL aveva dovuto riconoscere la malattia professionale ad un addetto alle vendite per l’ uso eccessivo del telefono cellulare, che gli aveva  causato un danno  al nervo acustico.

A parere dello scrivente un’altra questione avrebbe potuto e dovuto interessare i Tribunali italiani, che sarebbero stati chiamati a decidere su una nuova  causa di malattia professionale: la cancerogenicità del TONER, presente in strumenti di uso ormai quotidiano per tutti, in particolare per docenti di ogni ordine e grado  e ancora di più per il lavoro dell’Assistente Amministrativo.

Ebbene questo momento è arrivato. La Cassazione con l’ordinanza  n. 2366/18 del 31.01.2018, ha confermato una sentenza della Corte di Appello di Napoli, che aveva a sua volta confermato la condanna della Regione Campania, quale datore di lavoro di un addetto al “funzionamento ed alla manutenzione della fotocopiatrice presso il settore sperimentazione, informazione e consulenza in agricoltura della Regione con conseguente costante esposizione a sostanze chimiche portatrici, secondo inconfutabili accertamenti scientifici, della patologia contratta”.

La “patologia contratta” è la leucemia mieloide cronica

Per tale motivo ciascun erede è stato risarcito con la somma di € 200.000, 00 oltre accessori e a nulla è valso il ricorso in Cassazione della Regione Campania, che è stata anche condannata al pagamento delle spese di giudizio

Quindi tre gradi di giudizio hanno unanimamente confermato che l’esposizione eccessiva al toner di apparecchiature laser causa la leucemia e che la responsabilità non è del costruttore delle macchine o del confezionatore del toner stesso, ma del datore di lavoro, cui spetta per legge la tutela delle condizioni di salute dei propri dipendenti, ancor più quando la pericolosità cancerogena di una sostanza è ufficialmente riconosciuta.

A cura di  Francesco Carbone  – Avvocato e docente   – www.francescocarbone.tk

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