La via legislativa per DM e Sfp è ormai segnata dall’art.4 il cui testo blindato sarà approvato in Senato.

Può piacere o meno, ma la strada legislativa é stata percorsa e il tragitto é ormai compiuto. L’emendamento De Petris di LeU, passato per errore a Palazzo Madama, sarà cassato a Montecitorio. Prossimamente purtroppo vedremo solo altri ricorsi, ma credo che l’assalto al Parlamento ora sia terminato. Sostengo che Il problema del precariato/reclutamento in generale quindi non solo per infanzia e primaria non si risolve aprendo le Gae, che devono restare ermeticamente chiuse o formando nuove graduatorie, ma con una nuova politica degli organici e sui pensionamenti nella scuola, anticipandoli e creando accanto a graduatorie territoriali provinciali e regionali un canale nazionale. Premesso che un concorso non selettivo è un ossimoro come ho scritto in un mio articolo, il Parlamento ha ribadito finalmente che si entra per concorso e le sentenze del Consiglio di Stato non si spernacchiano nel nome del popolo italiano e non si aggirano , ma si rispettano e si rispettano gli interessi e i diritti di tutti soprattutto di quelli che hanno rispettato le regole. Non si può trasformare con un ricorso un desiderio in un diritto e che un diploma magistrale non “val bene una messa” e non può essere considerato alla stregua di una una procedura concorsuale . Mi auguro che la nuova stagione del reclutamento sia connotata non dal pronto ricorso comprato al supermercato dei ricorsifici, che mi auguro sia neutralizzato per legge, ma attraverso rigorose procedure concorsuali come quelle che hanno superato generazioni e generazioni di maestre italiane che ci hanno insegnato a leggere, a scrivere e qualche volta anche a saper vivere.

Libero Tassella

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