TFA Sostegno, la strana distribuzione dei posti assegnati.

TFA-sostegno

Qualcosa non mi torna affatto sui numeri comunicati per il Tfa per il sostegno, divisi per regione ed Università di cui al DM ministeriale, pubblicato nei giorni scorsi.

Ebbene sappiamo che gli insegnanti specializzati mancano soprattutto nelle regioni del Nord , tanto che per coprire i posti si ricorre a docenti inseriti in terza fascia senza titolo di specializzazione o addirittura alle MAD parimenti senza titolo.

Quindi era logico autorizzare un numero alto di posti nelle Università del Nord Italia, dove mancano gli specializzati. Invece no. Sono in numero maggiore i posti autorizzati nelle Università al Sud. Poi io credo che il Miur avrebbe dovuto garantire le immissioni in ruolo dei docenti inseriti in graduatorie finalizzate alle immissioni in ruolo e con esperienza di insegnamento anche in vista del robusto turn over.

Io, ad esempio avrei esonerato dalla preselettiva i docenti in Gae e in GM 2016 con almeno tre anni di insegnamento. Ma si sa la logica e il buon senso non è di casa a Viale Trastevere anche con Bussetti come con gli altri ministri e con l’ onnipotente e immarcescibile burocrazia ministeriale , come ad esempio io avrei previsto prove preselettive ad aprile e l’indicazione della retta da pagare in modo che non ci siano sperequazioni tra un, Università e l’altra.

Credo che le prove di preselezione poi dovrebbero essere somministrate come per il recente concorso per dirigente scolastico. Rendere nota in anticipo una batteria di quiz da cui estrarre un certo numero da proporre agli aspiranti. Anche perché il mio timore che nei quiz prevalgano more solito non tanto le conoscenze di argomenti ma altri tipi di conoscenze. Che tristezza!

Libero Tassella

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