Gae: no ai cavilli dei legulei, il trasferimento anche in provincia con graduatoria esaurita.

GAE Scarpellino

In questa settimana abbiamo saputo che i ministeriali di Viale Trastevere, prima di dare l’informativa alle OO.SS. sull’ emanano DM sull’aggiornamento delle GAE 2019, hanno sottoposto all’ufficio legale la questione del trasferimento di graduatoria dove le Gae nel corso di questi anni si sono esaurite.

Quando si fa un’operazione del genere, di mera copertura, la ragione è solo politica anche se si vuol far passare all’esterno come tecnico-legale. In questa decisione ci sono interessi contrapposti di gruppi, gli idonei dei concorsi 2016 , i docenti in graduatoria regionale ad esaurimento 2018 e 2019, i supplenti nelle GI ognuno con il suo padrinato politico e/o sindacale.

Come sapete non c’è mai stata alcuna limitazione nel trasferirsi in altra provincia della stessa o di altra regione negli aggiornamenti precedenti a prescindere che la Gae fosse o meno esaurita, tanto che il Miur per il passato in occasione degli aggiornamento pubblicava l’elenco delle province in cui le Gae erano esaurite distinte per tipologia di posti ( infanzia, primaria e sostegno) e per classi di concorso nella scuola secondaria di primo e secondo grado.

In realtà ribadiamolo ancora una volta non c’è alcuna limitazione nel trasferimento per le province in cui le Gae sono esaurite e se l’emanando decreto la introducesse sarebbe incostituzionale come un tempo furono dichiarati gli inserimenti in coda di chi si trasferiva in altra provincia. Del resto le Gae devono esaurirsi in tutte le province del territorio nazionale a nulla rilevando che si esauriscono o si siano esaurite in una o più province.

Mi auguro che il Miur, nascondendosi dietro i cavilli del suo ufficio legale e con la complicità dei sindacati della scuola non offra su un piatto d’oro un nuovo fatturato alle industrie dei ricorsi che credo a questa notizia già si stiano fregando le mani, avendo fiutato l’affare di ricorsi peraltro vinti in partenza.

Libero Tassella.

Leggi altri articoli simili
Load More By Sindacato Scuola
Nessun Commenti