Nessuno pensi che la regionalizzazione della scuola non lo riguardi in prima persona come docente o come cittadino.

Insomma non pensate, more solito, che la campana non suoni per vuoi e suoni sempre per gli altri. Una buona volta si esca dal guscio dell’individualismo che è la vera debolezza della categoria. Non vedete come l’indiffetenza sta uccidendo questo paese che diventa vecchio non solo anagraficamente ed egoista? E non si illudano i docenti del Nord, che in maggior parte sono meridionali, di poter percepire quote integrative di retribuzione con contratti regionali a parità di impegni contrattuali, che oggi garantisce il contratto nazionale, non é affatto cosi.

Premesdo che non sarei tanto sicuro di queste quote reyributive integrative, garantite da una mancata redistribuzione della fiscalità, vi ricordo che i docenti del Trentino hanno un orario settimanale di servizio incrementato rispetto ai docenti della restante parte d’Italia e 220 ore di attività funzionali di insegnamento in un anno. I DS oggi con la 107 caporali di Stato e della didattica imposta dal ministero, saranno i caporali delle Regioni e faranno tutto tutto quanto impone la politica locale con l’assessore competente e con la compromissione totale della libertà di insegnamento già compromessa dalla 107.

Già abbiamo avuto delle prove non certo virtuose con la Sanità. Come si fa a non capire che questa autonomia differenziata è sulla stessa linea ideologica della 107, un filo rosso le unisce e quindi dobbiamo trovare contro di essa la stessa compattezza. La scuola é un bene nazionale è stato per decenni uno strumento di unificazione anche linguistica del paese dal 1861 in poi e a sua difesa si devono mobilitare non solo gli insegnanti ma tutti i cittadini e tutti i lavoratori che hanno diritto per i loro figli e nipoti ad avere una scuola di qualità non in alcune aree ma in tutte le aree del paese dalla Lombardia alla Sicilia, dal Veneto alla Basilicata.

Quindi nell’invitarvi da cittadini prima ancora che da docenti a mobilitarvi contro l’autonomia differenziata, vi invito a firmare sia la petizione on line promossa da Professione Insegnante , che rilanceremo, siamo arrivati a oltre 34.000 firme sia il documento elaborato dai 5 sindacati rappresentativi presdo i Gazebo e nelle scuole e ancora on line.

Libero Tassella

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