Bussetti, rapporto con i sindacati pari a zero. Confermato lo sciopero del 17 maggio.

Stando alle cronache sindacali, Bussetti si comporta da burocrate, capacità di rapporto con i sindacati della scuola pari zero, non dà alcuna risposta, solo vaghe promesse, tiene acceso il cellulare per attendere la telefonata del premier che non arriva, il che é la prova che non conta nulla. I sindacati se ne vanno delusi. Confermato lo sciopero del 17 maggio. Per me dobbiamo scioperare ed è necessario farlo dopo 4 anni. Colgo l’occasione per rispondere a chi vuole strumentalizzare la mia posizione apertamente favorevole allo sciopero unitario contro l’autonomia differenziata e la regionalizzazione della scuola da me più volte ribadita , allorché questo sciopero non era ancora stato programmato dai sindacati rappresentativi a cui si sono aggiunti Cobas e Unicobas. Chiedevo apertis verbis, a fronte dei microscipperi fallimentari di alcuni sindacati di base, ai sindacati rappresentativi di trovare una quadra per uno sciopero unitario, mettendo da parte una buona volta le loro differenze.

Ma come Tassella, era contro i sindacati, ci chiedeva di fare la disdetta a tutti i sindacati, diceva di boicottare le elezioni per le RSU. Cosa sta succedendo? Quando si dice la coerenza. Poi a puntare il dito, l’accusa: si comporta da ex sindacalista. Premesso che resto della stessa idea, voglio sottolineare che il mio appello alla disdetta militante che ho intrapreso da oltre 10 anni è al momento fallita, i sindacati crescono in iscritti dopo l’approvazione della legge 107 del 2015 in quanto sono un centro di servizi edi tutela legale come più volte ho detto, i docenti lo.hanno capito e nella maggioranza dei casi per questo si iscrivono ai sindacati. È fallito anche il mio appello a disertare le elezioni RSU anche se ad aprile scorso in 40.000 si sono astenuti. Io resto comunque della mia idea, il segnale concreto di dissenso che potete dare ai sindacati è la disdetta, fatela e l’astensione nelle elezioni RSU, astenetevi.

Ma ora questo non giustifica la non adesione a questo sciopero sacrosanto, solo i sindacati possono indire uno sciopero unitario e generale con numeri significativi e portare con i pullman docenti e ATA a Roma per una manifrstazione,questo è soprattutto uno sciopero contro quella parte del governo che vuole la fine del sistema nazionale e unitario di istruzione, questo è uno sciopero per far mettere più soldi per il prossimo rinnovo contrattuale e per dare risposte concrete al precariato scolastico con l’assunzione sugli oltre 100.000 posti vacanti per il 2019/20 ivi compreso il turn over e per una diversificazione nella determinazione degli organici per fronteggiare il fenomeno della desertificazione delle scuole soprattutto al Sud, quest’anno con meno alunni,il governo conferma il numero degli organici dello scorso anno. Inutile nascondere la testa nella sabbia e usare come alibi le presunte contraddizioni di Tassella che non conta nulla , solo per non scioperare.

Sappiate che per me la coerenza non è una patente che mi deve essere attribuita dall’esterno, non ho debiti con nessuno e non devo dimostrare nulla a nessuno, né a singoli, né a gruppi, né a sindacati e nemmeno a sindacalisti, né a politici e né a politicanti. L’unica coerenza la deve dimostrare a me stesso, rivendicando sempre la mia libertà di idee, di opinione, di critica e di proposta che è stato, è e sarà sempre il mio modo di essere sia quando ero un sindacalista, sia sui forum prima e poi sui social , sia nei miei articoli e soprattutto nel mio modo di essere.

Libero Tassella

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