Bussetti, troppo spesso dimentica di essere il ministro di “tutti”.

Troppe gaffes per un ministro solo, il lumbard Bussetti, portato a Viale Trastevere da Salvini mella spartizione dei ministeri.

Gratta gratta e viene fuori il leghista doc, quello delle ampolle con l’acqua del Po e di Pontifa, del Carroccio e di Alberto da Giussano e sotto alla giacca la camicia da bianca diventa in un baleno improvvisamente verde, allora dimentica di essere il Ministro di tutti, spesso si lascia andare al suo vero modo di pensare, il pensiero padano doc viene fuori, quello del vecchio Senatur e del suo nuovo epigono il fidanzatissimo Salvini e improvvisamente emergono le battute sopra le righe o meglio dentro le sue righe, con le precisazioni ex post, prima nei confronti della scuola del Sud e degli insegnanti meridionale, il famoso rimboccatevi le maniche e ora nei confronti dei figli dei migranti del prima gli italiani e poi i figli degli emigrati.

Pensavamo che con la rossa Fedeli avessimo toccato veramente il fondo, non avevamo conosciuto ancora il verde Bussetti Marco. E se provassimo con il giallo? O lasciando perdere il tecnicolor, tornassimo al vecchio bianco e nero? Che ne dite?

Libero Tassella

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