Professione Insegnante: risolvete il problema del precariato scolastivo, con immissioni in ruolo da subito.

Per l’associazione Professione Insegnante che oggi gestisce il più grande gruppo facebook di insegnanti con 120.000 iscritti servono insegnanti stabili che possano assicurare una scuola di qualità e serve stabilizzare le situazioni lavorative nella scuola da fin troppo tempo precarie.

Ad affermarlo é Libero Tassella: ” Ieri nella mia scuola l’Istituto Fortunato di Napoli abbiamo festeggiato il pensionamento di una docente di Scienze della Comunicazione in Gae da decenni che quest’anno supererà l’anno di prova e poi andrà in pensione”.

Servono soluzioni efficaci ed efficienti, continua Tassella, la prima sarebbe quella di immettere subito in ruolo già dal prossimo primo settembre su tutti i posti vacanti anche su quelli che si renderanno tali dal 29 maggio alla data prevista per le immissioni in ruolo 2019/20.

La seconda sarebbe quella di scorrere tutte le quattro graduatorie oggi vigenti ai fini delle immissioni in ruolo, con lo scopo di svuotarle una volta per sempre , per poi passare a un sistema di reclutamento basato su concorsi ordinari per titoli ed esami triennali , altamente selettivi e di carattere nazionale.

Le graduatorie vigenti sono quella del concorso 2016 che va scorsa tutta, bloccando i nuovi bandi dei concorsi previsti, le Gae aggiornate quest’anno che va esaurita e le GR 2018 e 2019 che vanno anch’esse esaurite.

Se non possono essere esaurite nelle provincie o nelle regioni di pertinenza, ebbene senza alcuna remora, continua Tassella, pare ci siano resistenza della Lega, si consenta di stabilizzare il rapporto lavorativo ove c’è capienza e si cominci così a mettere fine al precariato.

Per Professione insegnanti servono soluzioni immediate più volte indicate dall’associazione, bisogna risarcire i docenti della scuola dell’infanzia i cui organici sono stati penalizzati nel 2015 dalla legge 107, serve restitituire hic et nunc tutti i posti degli immessi in ruolo nella scuola dell’infanzia e primaria per sentenza e depennati dalle Gae con la retrodatazione giuridica a loro spettante.

Bisogna garantire lo scorrimento di un concorso altamente selettivo come é stato quello bandito con DM 2016, e infine ma non ultima la trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto dei posti di sostegno per l’immissione in ruolo del personale specializzato oggi costretto alla precarietà da un organico di diritto sottodimensionato.

Posti di sostegno che il.Miur e i Sindacati utilizzano per assicurare assegnazioni provvisorie dal Nord al Sud a personale senza titolo. Questo gli insegnanti si aspettano, conclude il prof. libero Tassella da un governo del cambiamento, la gestione e la risoluzione dell’esistente e solo successivamente, svuotate le graduatorie, l’istituzione di percorsi selettivi per l’accesso alla professione.

Oggi invece abbiamo appena assistito ad un ennesimo accordo sindacale tra OO.SS. e il Ministro Bussetti che propone pratiche che sembravano essere state accantonate per sempre, si sceglie di prolungare la fase transitoria del reclutamento con un concorso riservato semplificato nella scuola secondaria, una sorta di condono, una sanatoria come quelle di un tempo.

Ci auguriamo come associazione professionale che nel suo iter parlamentare dell’accordo si ristabilisca il principio del ripristino di un reclutamento professionale e si metta fine alla fase delle sanatorie, accessi facilitato per un lavoro sottostimato e quindi sottopagato.

Professione Insegnante

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