Il Ministro Fioramonti viene fermato da Di Maio.

Il nuovo Ministro del MIUR , non concordandolo nel Consiglio dei Ministri, aveva più volte detto che per la Scuola,

la Ricerca e l’Università occorrevano come minimo tre miliardi nella prossima legge di bilancio. Lo aveva detto

appena nominato, lo aveva poi ripetuto ai sindacati il 17 settembre scorso e lo aveva ribadito da Vespa a Porta a

Porta, la scorsa settimana. Anzi il Ministro Fioramonti era andato ben oltre, aveva più volte affermato pubblicamente

che se per il suo Ministero non fossero state stanziate tali somme, egli a dicembre sarebbe stato costretto a

dimettersi. Ma il ministro si era spinto anche più in là, forte della sua esperienza maturata in USA, aveva suggerito il

modo con cui recuperare questi tre miliardi, 2 per Istruzione e 1 per Università e Ricerca. In un primo tempo aveva

parlato di tassare le merendine e le bibite gassate, poi aveva esteso la tassazione anche ai voli intercontinentali. Per questa idea aveva avuto anche delle aperture dallo stesso Presidente del Consiglio. Ma ora la doccia fredda arriva dal capo politico del Movimento 5 stelle nonché Ministro degli Esteri. Per Di Maio questo non sarà il governo delle tasse e tanto meno di quelle su merendine e bibite che graverebbero sulle famiglie dal reddito medio- basso. Quindi niente tasse su tali prodotti, resta comunque il problema di dove trovare i tre miliardi nella legge di bilancio. Lo stesso Conte che nei giorni scorsi aveva appoggiato Fioramonti ora ha sfumato i toni della sua precedente dichiarazione. Ecco perché resto convinto che certe proposte o intenzioni di dimissioni si debbano fare e restare nel chiuso di Palazzo Chigi non negli studi televisivi o radiofonici né tanto meno sui social. Un po’ di sobrietà istituzionale non guasterebbe.

Libero Tassella.

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