Bimbo precipitato a scuola, caccia al colpevole! Meglio chiarire cosa prevede la normativa.

Ovviamente il primo pensiero va al bambino (alunno) ricoverato in ospedale in prognosi riservata, cosa che non

sarebbe mai dovuta accadere!

Però allo stesso tempo rifiutiamo la caccia alle streghe per cercare il colpevole.

In merito all’increscioso e doloroso incidente occorso al bambino (alunno) di 6 anni cadendo nella tromba delle scale

all’interno della scuola che frequentava, è meglio fare alcune precisazioni:

Normativa:

CCNL Scuola art. 29 comma 5;

CCNL Scuola art. 44 comma 1;

L’articolo 29 comma 5 imputa ai docenti la sorveglianza e quindi la responsabilità della vigilanza durante l’intera

durata dello svolgimento delle attività didattiche.

L’articolo 44 comma 1 responsabilizza i collaboratori scolastici all’accoglienza e alla vigilanza degli studenti

all’interno delle pertinenze dell’istituto scolastico fino all’ingresso nelle aule.

Ora, appare al quanto ridicolo parlare di sicurezza nelle scuole se nella maggioranza degli edifici scolastici italiani

manca addirittura la certificazione, dovuta, di “agibilità”!

Basta fare un giro per le nostre scuole e subito ci si può rendere conto che moltissimi edifici sono vecchie strutture

riadattate ad edificio scolastico senza il benché minimo rispetto delle norme di sicurezza previste per la costruzione

di edifici adibiti ad uso scolastico.

 

Siamo tutti colpevoli! 

 

I docenti.

Perché lavoriamo in aule che non rispettano le cubature previste dalla normativa vigente, eppure ogni giorno entriamo e cerchiamo di fare lezione malgrado siamo uno addosso all’altro. Per non parlare delle finestre che non rispettano i parametri di sicurezza, gli impianti di illuminazione che non sono a norma e ancor peggio i laboratori.

I collaboratori scolastici.

Perché  sono costretti a lavorare con assurdi ordini di servizio nei quali si richiede tutto e il contrario di tutto, come la vigilanza di corridoi che presentano punti ciechi. Oppure interi padiglioni affidati ad una sola persona… Ovviamente è inutile parlare dei tagli all’organico del personale A.T.A., perpetrati negli anni da tutti i governi che si sono avvicendati, dimenticandosi che senza di loro la scuola chiude!

I Dirigenti Scolastici.

Perché essendo i responsabili degli edifici scolastici e degli operatori tutti che vi lavorano (Docenti, A.T.A. e personale esterno), accettano ogni giorno il rischio di episodi come quello  accaduto  scuola  “Pirelli”, in via Goffredo da Bussero a Milano.

Il Governo, si soprattutto loro ed il perchè è semplice!

Si parla tanto di “capolarato”, bhe in questo caso il peggiore dei “caporali” è  proprio lui che costringe a lavorare il personale della scuola senza il minimo rispetto delle normative che egli stesso emette. Ad ogni dibattito politico li senti vantare di aver “elargito” milioni di euro per mettere in sicurezza gli edifici scolastici, balle! I milioni di euro sono stati stanziati a ditte scelte dal ministero ed imposte ai D.S., con lavori già prestabiliti: tinteggiatura dei corridoi e di finestre senza l’ausilio di scale… (questa era la messa in sicurezza del buon Renzi).

Concludendo, vi dico che il vero colpevole non pagherà mai le sue colpe, ma il giudice di turno addosserà la colpa al docente o all’ausiliare di turno interpretando a suo giudizio le norme vigenti e inapplicabili nella maggior parte degli edifici scolastici italiani.

 Segr. Generale FederIstruzione

A. Scarpellino

 

 

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