Libero Tassella – Bussetti, i burocrati ministeriali gli impiegati dell’Invalsi sono credo gli unici favorevoli alle prove Invalsi, prove che la scuole subiscono nelle due componenti gli insegnanti e gli studenti e in questi anni hanno rifiutato. Ne abbiamo visto la progressiva diffusione e la loro incidenza ed invadenza nei libri di testo e nella didattica, che si é impoverita e se ne è a lungo andare asservita con il corollario di prove parallele e sciocchezze varie. Si individualizzano gli apprendimenti e si standardizzano le valutazioni. Cosa da pazzi! Ciò premesso, Bussetti deve capire nelle sue attuali e sempre più frequenti esternazioni ministeriali che é stato posto lì dalla politica. Quindi non può agire al Miur solo da tecnico, da burocrate, da dirigente scolastico, comandato alla direzione regionale a disbrigar pratiche. Le forze politiche che lo hanno portato lì sono state quelle votate da insegnanti che da tradizionali elettori del PD, hanno inteso punire le politiche neo liberiste e autoritarie del PD sulla scuola. Orbene il cuore di questa protesta negli anni è stata la legge 107 , la buona scuola di Renzi, Giannini e Fedeli, Malpezzi e altri , ma anche e soprattutto una visione della scuola neo aziendalista e al servizio delle aziende e del mercato e che ha i suoi strumenti simbolo proprio nelle prove Invalsi e in 400 ore obbligatorie in orario scolastico di Als nei tecnici e professionali e 200 nei licei. Una vergogna tutta italiana che non ci stancheremo mai di denunciare e che il M5s ora non può ignorare e non può non eliminare in questa diciottesima legislatura. Io elettore dei 5s insieme a migliaia di miei colleghi non li ho mandatati al governo a fare da spalla a Salvini o ad assecondare un Bussetti qualunque e a fare le belle statuine in Parlamento e al Governo del vorrei ma non posso.
