Si sono chiuse ieri a mezzanotte i termini per la presentazione della domanda di partecipazione alla prova per 2.004 posti da Direttore dei servizi generali e amministrativi per le scuole statali di ogni ordine e grado.
Istituito nel Duemila il DSGA è una figura presente in ogni istituzione scolastica e rientra nell’Area D del personale ATA. Nella gerarchia della scuola è la figura più importante dopo il Dirigente stesso, e certamente si può affermare che le sue responsabilità sono direttamente proporzionali alla sua importanza.
Si tratta di un pubblico ufficiale che svolge la sua complessa attività di funzionario spesso al di fuori dei confini fisici dell’istituto scolastico.
Nonostante con i tagli e la spending review il DSGA non sia più obbligatorio su Scuole con meno di seicento studenti, i pensionamenti verificatisi negli ultimi diciotto anni hanno creato 2.178 posti scoperti (su 8.288 istituti), conteggia Anquap, l’associazione dei quadri delle pubbliche amministrazioni. Solo in Lombardia i posti vacanti sono 406, ma nonostante questi grandi numeri la regione con il maggior numero di partecipanti, secondo fonte MIUR, è la Campania (20.143), seguita dalla Lombardia (12.885), Sicilia (10.695) e Lazio (9.833).
Il prossimo 15 marzo sulla Gazzetta ufficiale saranno indicate la data e le sedi della prova preselettiva, che, si ricorda, avrà una durata massima di 100 minuti per rispondere ai 100 quesiti somministrati e relativi alle discipline previste nel bando.
Le domande saranno a risposta multipla con l’assegnazione di 1 punto a ciascuna risposta esatta e zero punti alle risposte omesse e/o errate. L’esito della prova sarà immediato al termine della prova stessa.
Passerà agli scritti un numero di candidati pari a tre volte il numero dei posti messi a concorso per ciascuna Regione.
Le prove scritte saranno due, ognuna con un tempo di 180 minuti: la prima prova sarà costituita da sei domande a risposta aperta, sempre sugli argomenti indicati nel bando e varrà massimo 30 punti, infatti ciascuno dei sei quesiti a risposta aperta riceverà un punteggio compreso tra zero e 5 che sia multiplo intero di 0,5 La seconda prova sarà teorico-pratica e avrà ad oggetto la risoluzione di un caso concreto attraverso la redazione di un atto su uno degli argomenti indicati nel bando. E sarà valutata con un voto che andrà da zero a trenta.
Il voto minimo per passare alla successiva prova orale è di 21/30.
La prova orale verterà su di un colloquio sulle materie d’esame, che accerterà la preparazione professionale del candidato, la conoscenza degli strumenti informatici e delle tecnologie della comunicazione più comuni, della lingua inglese e la sua capacità di risolvere un caso riguardante i compiti di un DSGA.
Anche questa prova avrà un punteggio massimo di 30 punti e il limite minimo per superarla sarà di 21 punti.
Alla procedura concorsuale è dedicata un’apposita sezione del sito www.miur.gov.it, accessibile tramite la fascia “Mondo MIUR” e l’apposito banner “Concorso DSGA”
Avv. Francesco Carbone