Assenze per malattia, le procedure da seguire per non commettere errori e le fasce orarie da rispettare.

certificato medico Scarpellino

1) Il docente comunica tempestivamente prima dell’inizio dell’orario di lavoro l’assenza anche nel caso di prosecuzione della stessa, art.17 comma10 CCNL 2007. Per la formalizzazione scritta dell’istanza il docente, la invia contemporaneamente via e-mail o via fax alla scuola sin dal primo giorno di malattia indicando dove é reperibile in caso di visita di controllo.

2) Il docente quindi si rivolge al medico curante o a una struttura sanitaria pubblica che invia telematicamente la certificazione medica all’INPS.

3) Il certificato medico deve contenere la prognosi e anche il codice nosologico (ossia il codice relativo alla patologia) ma anche dati relativi alla diagnosi per consentire il controllo. Il certificato oltre che all’INPS deve essere trasmesso sempre con modalità telematica alla scuola e qualora il docente ne faccia richiesta, anche all’indirizzo di posta elettronica del docente.

4) La scuola ha l’obbligo di richiesta di visita fiscale all’INPS nell’ipotesi di un periodo di malattia superiore a 10 giorni e in ogni caso dopo il secondo evento per malattia nell’anno solare. Mentre la scuola può, esercitando un potere discrezionale, richiedere la visita fiscale in relazione all’esigenza di contrastare e prevenire l’assenteismo, in tal caso la scuola potrà chiedere la visita fiscale fin dal primo giorno di malattia, oppure in occasione dei cosiddetti “ponti”. Il controllo è obbligatorio sin dal primo giorno quando l’assenza si verifica in giorni precedenti o successivi a quelli non lavorativi. Inoltre i controlli “possono” si badi non “devono” essere effettuate con cadenze sistematica e ripetitiva ( più visite fiscali per un solo evento morboso) anche in prossimità delle giornate fesive e di domenica.

5) Le fasce orarie di reperibilità sono 7 ore giornaliere dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 con l’obbligo di rispettarle anche nei giorni festivi o non lavorativi. In tali fasce quindi il docente deve essere sempre presente nel suo domicilio a disposizione della visita di controllo. Il docente che ha necessità di variare il suo indirizzo lo comunica alla scuola che a sua volta lo comunica tempestivamente all’INPS. Questo accade ad esempio quando il docente si ammala fuori della sua residenza. Tratteremo in altra scheda alcuni aspetti particolari della visita di controllo.

Libero Tassella.

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