Elettroshock e lavaggio del cervello per allontanare bambini dalle proprie famiglie

Allontanavano i bambini dalle famiglie utilizzando i propri ruoli istituzionali. Erano assistenti sociali, medici, psicologi, liberi professionisti, politici legati alla rete dei servizi sociali della ricca Emilia. E per soldi e solo per soldi strappavano i figli ai propri genitori con le accuse più infamanti: violenze, riti satanici e abusi, anche sessuali.

E invece i mostri erano loro: colletti bianchi, camici bianchi, anime nere che sottoponevano i piccoli a lavaggio del cervello attraverso interminabili sedute di psicoterapia e perfino con scosse elettromagnetiche, inflitte in prossimità dei colloqui giudiziari allo scopo di alterare i ricordi dei piccoli, così come venivano artificiosamente alterati i disegni dei bambini, con l’aggiunta di simboli sessuali.

Mostri che commettevano mostruosità e che invece facevano passare per orchi i genitori – innocenti – costretti alla gogna mediatica, al calvario giudiziario e soprattutto a perdere la cosa più preziosa che avevano, senza avere la possibilità di far sentire il proprio affetto ai figli, visto che i Carabinieri hanno sequestrato in un deposito centinaia di lettere e regali che i genitori avevano consegnato agli assistenti sociali  con la richiesta di farli recapitare ai propri figli e che invece sono stati dolosamente  nascosti per far sentire ancora più soli, più indifesi  e quindi più soggiogabili i piccoli.

L’obiettivo  – perfettamente raggiunto per anni – era  di allontanare i bambini dai genitori per poi darli in affido retribuito presso amici e conoscenti e sottoporli a terapie a pagamento presso la struttura privata della Onlus “Hansel e Gretel”.

Un piano tragicamente perfetto se non fossero stati gli stessi mostri a farsi scoprire, esagerando nelle denunce per reati di abusi sessuali e violenze di cui si voleva accusare i genitori, ma che poi venivano sistematicamente archiviate.

Oggi sono scattate le misure cautelari per 18 persone, ma intanto molti di questi bambini, oggi adolescenti, mostrano gravi segni di disagio, alcuni anche tossicodipendenti e autolesionisti.

Chi glielo spiega ora che papà e mamma, che per anni non si erano fatti né vedere né sentire, non avevano potuto farlo perché allontanati a forza di carte bollate o ancor più semplicemente solo con la forza?

A questo punto  si impone necessariamente un controllo serio e rigoroso su  tutta la mangiatoia che ruota attorno alle  case famiglia affinché mostruosità simili non si verifichino mai più. Anche perché la rete di connivenza con la politica è estremamente radicata, visto che il sindaco della cittadina emiliana di Bibbiano è stato il primo dei 18 a finire in in carcere.

Ma per quello che hanno fatto e per le conseguenze nefaste sui piccoli il carcere è veramente troppo poca cosa.

Avv. Francesco Carbone

 

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