
Sul concorso a Dirigente scolastico. Volutamente sono stato in silenzio in questi giorni , dopo un articolo in cui avevo anticipato l’esito della sentenza. Ora dopo aver letto tanti interventi dissonanti tra loro torno a parlarne.
Ci sono stati quelli che addirittura, visto il pastrocchio e grazie alla sentenza del TAR Lazio, vogliono sostenere una strana teoria che i concorsi tout court nella scuola sono irrealizzabili, sono quelli che sostengono che alla docenza si possa e si debba accedere per servizio e corsi dagli esiti scontati in partenza.
Poi ci sono stati i Collaboratori dei DS che vorrebbero assumere l’incarico al posto delle reggenze per poi vantare il diritto a sanatorie, affermando di essere stati usati dallo Stato per dirigere le scuole.
Devono ancora essere discusse altre sentenze nei prossimi giorni, occhio a quelle del giorno 16 luglio che si uniformeranno con ogni probabilità a quella pilota del 2 luglio.
Intanto il Miur non sospende le prove orali e va avanti nell’espletamento del concorso. Credo che il suo scopo ora sia quello di concludere l’iter concorsuale ed assumere i DS a settembre con riserva.
Oggi il Miur chiede al Consiglio di Stato l’ annullamento della sentenza del Tar Lazio e in subordine la sospensiva per procedere, come si diceva, con l’espletamento del concorso e al primo settembre nominare i primi vincitori con riserva, in caso di sentenza sfavorevole del Consiglio di Stato, allora il concorso sarà nullo e tutti andranno a casa o meglio dalla scrivania di nuovo passeranno alla cattedra, se sarà sarà favorevole, la riserva sarà sciolta.
Come sapete la giustizia amministrativa ha i suoi gradi di giudizio e i suoi tempi, indubbiamente però i ricorrenti ad oggi hanno vinto solo una battaglia.
Ma l’esito della guerra é ancora del tutto incerto. Dalla storia di questo concorso emerge però l’inettitudine dell’amministrazione scolastica, del Ministro, che in un qualsiasi paese civile si sarebbe dimesso, della sua struttura ministeriale che ha preparato e gestito questo concorso.
E mentre i singoli, le associazioni dei DS, i preparatori ai concorsi, gli ispettori, i sindacati ognuno dice la sua come i tifosi sulle decisioni degli arbitri durante una partita di calcio, io sostengo che le sentenze, favorevoli o sfavorevoli che siano, si rispettino. Ora tutti attendiamo l’esito delle sentenze del 16 luglio e la decisone del consiglio di Stato sulla sospensiva oggi richiesta dal Miur.
Libero Tassella