
Il M5S con un comunicato chiarisce la posizione nei confronti del Decreto Scuola precisando che non è una posizione “pretestuosa”.
In settimana dovrebbe arrivare in Consiglio dei Ministri.
Il comunicato del M5S
BASTA SANATORIE! PRETENDIAMO QUALITÀ PER STUDENTI E FAMIGLIE E IMPARZIALITÀ NEI CONFRONTI DI TUTTI I DOCENTI
“Nessuna contrapposizione pretestuosa da parte del Movimento 5 Stelle al decreto scuola che il Ministro Bussetti ha
deciso di presentare in consiglio dei ministri della prossima settimana, solo necessarie puntualizzazioni di merito e
di metodo.
Innanzitutto è bene ricordare che abbiamo da otto mesi un dispositivo legislativo in legge di bilancio che avrebbe
dato al Ministro la possibilità di avere oggi un contingente disponibile di insegnanti adeguatamente selezionati per
riempire gli spazi rimasti vuoti dai precari già vincitori di concorso e abilitati nel corso degli anni che attendono da
tempo l’immissione in ruolo.
Perché non lo abbia utilizzato bandendo i concorsi per poi arrivare ad altra ipotesi di reclutamento che favorisce
alcune categorie di precari a discapito di tutte le altre, lo riteniamo un azzardo” i parlamentari del Movimento 5
Stelle escono sul caso decreto scuola estivo, dopo le uscite del Ministro Bussetti che pone in capo ad i 5 Stelle la
frenata in Consiglio dei Ministri “Nonostante non comprendiamo quali ragioni di necessità ed urgenza animino i
contenuti di un decreto che spunta in piena estate con tutto l’aspetto di una sanatoria, non vogliamo mettere in
difficoltà il ministro, ma quello che non ha concordato prima con il Movimento 5 Stelle, deve concordarlo
necessariamente prima che questo dispositivo esca, se vuole che sia convertito in legge con i nostri voti.
Pretendiamo che all’interno del decreto si rispettino alla lettera le linee dell’intesa del 24 aprile che parlano di
percorsi abilitanti selettivi e concorso con procedure adeguate e non con selezione semplificata.
Ciò che invece il Ministro Bussetti vuole proporre è una sanatoria senza garanzia di docenti qualificati per i nostri
alunni. Appare inoltre fuori luogo oltre che incostituzionale una riserva di posti per i docenti con 36 mesi di servizio
che può arrivare, in alcuni casi, ad oltre il 70%. Occorre fare in modo che non ci siano disparità di trattamento fra
docenti che hanno superato concorsi ordinari e abilitazione selettive.
Migliaia di docenti in graduatoria ad esaurimento, vincitori e idonei di concorso attendono di essere assunti da anni.
La soluzione si può trovare , ma, ci teniamo a ribadire che è falso il concetto che questo decreto sbloccherebbe
l’assunzione di 55.000 precari.
L’avrebbe sbloccata già il dispositivo della legge di bilancio se fosse stato applicato.
La procedura che seguirebbe il decreto non è immediata, ma prenderebbe come minimo un anno di tempo, quindi
avremmo come conseguenza un precariato destinato solo ad aumentare nel numero e nelle pretese di ulteriori
concorsi riservati che compromettono da sempre la qualità della scuola pubblica.
Quello che chiediamo noi è che si renda preminente l’interesse della qualità della scuola statale pubblica nel rispetto
del dettato costituzionale, nulla di più e nulla di meno. Abbiamo dato fiducia al Ministro perché si attenesse nel suo
operato a principi di qualità dell’offerta formativa pubblica rispettando in modo imparziale tutte le categorie di
docenti. Questi principi per noi sono inderogabili, pertanto rimaniamo in attesa di vedere concretizzarsi quella linea
condivisa attraverso una soluzione che sia rispettosa dell’interesse preminente della scuola, degli studenti e delle
famiglie italiane “