
Vediamo cosa verrà fuori da questi incontri ravvicinati di fine settembre al Miur con i sindacati rappresentativi della Scuola.
Da quello che trapela da indiscrezioni riportate su siti e blog specializzati , vi sarebbero difficoltà per i PAS che dovrebbero far
parte di un Disegno di legge che richiede tempi molto più lunghi rispetto a un DL. Mentre per quanto riguarda il concorso
straordinario per il reclutamento di docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado, il Ministro Fioramonti, dopo
l’incontro interlocutorio del 17 c.m. e quello di ieri 25 settembre, sempre stando a quanto rivelato, ha portato la sua proposta
che si discosta dall’imtesa già raggiunta dall’ex Ministro Bussetti e dai Sindacati, non per quanto riguarda i requisiti dei
partecipanti, che restano gli stessi, ma per quanto riguarda invece le prove da superare nella procedura riservata, che vedrebbe
in palio 24.000 assunzioni da effettuarsi con decorrenza 1.9.2020. In pratica si propone una prova computer based, credo con
risposta multipla a quesiti in un tempo dato da effettuarsi a una postazione PC, cosa già vista nell’ultimo concorso dei D.S., e
poi la simulazione di una lezione dopo l’anno di prova, con il comitato di valutazione integrato da un membro esterno in
funzione di commissario. Insomma la montagna partorì un topolino meritocratico. Forte rimane quindi la sperequazione, tra la
procedura ordinaria e questa speciale e riservata, che dovrebbe essere riservata per quanto riquarda l’assegnazione dei posti,
ben 24.000 su 48.000 ( 50%), ma non tanto sfacciatamente semplificata nei confronti degli altri docenti che in mancanza di
requisiti siano essi precari, ad esempio con due anni di insegnamento, che di ruolo, aspiranti alla mobilità professionale,
dovranno affrontare il concorso ordinario con finalità abilitanti che si dovrà svolgere anch’esso in parallelo nel 2020 per avere
altri 24.000 insegnanti pronti per essere immessi in ruolo a settembre del prossimo anno scolastico. Si potevano benissimo
unificare le procedure con un minor dispendio di spesa pubblica ( i concorsi costano) e prevedere per i docenti con i requisiti
previsti il 50% dei posti riservati, appunto 24.000 su 48.000. Compito di un Ministro della Repubblica è quello di assicurare in
tempi rapidi insegnanti per il futuro adeguatamente selezionati attraverso concorsi selettivi così come prevede la nostra
Costituzione al di là di accordi sindacali, il reclutamento non é una materia da contrattare al ribasso con i sindacati. Oppure se
la soluzione della procedura straordinaria si vuole lasciare in piedi, ebbene allora si prevedano dopo la preselettiva anche due
prove selettive, una scritta ed una orale. La lezione simulata con il comitato di valutazione e un membro esterno posta alla fine
dell’anno di prova, veramente non regge anzi per dirla tutta, fa ridere.
Libero Tassella