Pochi, anzi pochissimi conoscono questo napoletano nato nel 1857, eppure a lui si deve l’istituzione della Scuola Popolare, della scuola serale, della refezione scolastica e della introduzione nella scuola primaria dell’insegnamento del disegno e delle lingue straniere.
In onore a questo grande pedagogista, vediamo di ripercorrerne brevemente la vita.
A soli 18 anni ottenne la sua prima cattedra d’insegnamento, mentre ancora doveva terminare i suoi studi. Nel 1902 divenne il primo direttore della scuola Giacomo Leopardi e nel 1918 fu promosso ispettore scolastico. Negli anni ’20 la Leopardi era l’unica scuola di Fuorigrotta, quando il quartiere era poco più di un borgo aggregato alla città di Napoli.
La Leopardi fu concepita sui modelli europei più moderni e all’avanguardia per l’epoca: nel 1928 poteva contare su 40 aule spaziose e luminose, con annessi l’ambulatorio medico, le sale per la terapia, il refettorio, la cucina le palestre, la biblioteca l’aula di scienze e perfino un cinema.
Lala ricoprì il ruolo di direttore generale delle Scuole Popolari di Napoli e fu l’ideatore della refezione scolastica e anche della scuola serale, per garantire ai lavoratori la possibilità di imparare a leggere e scrivere visto che negli anni venti il 90% dei napoletani era analfabeta.
Sempre ad Alessandro Lala si deve la lungimirante introduzione dell’insegnamento del disegno e delle lingue straniere nella scuola primaria
Francesco De Sanctis, il colosso della letteratura italiana, tenne in grande considerazione, indirizzandogli in data 10 febbraio 1892 una lettera autografa che elogiava e metteva in giusto risalto la sua opera di uomo e di educatore impareggiabile, additandolo alla riconoscenza ed alla ammirazione delle generazioni studiose
Per la sua opera e solo grazie a lui nel 1900 Napoli ricevette la medaglia d’oro per l’istruzione durante l’ Expo di Parigi.
Tantissimi docenti in tutta Italia lavorano grazie alle intuizioni pedagogiche di Lala ed invece il massimo che gli è stato tributato è stata l’intitolazione di una piccola piazzetta sulla destra (Largo Alessandro Lala), appena usciti dalla grotta di Fuorigrotta.
E anche questa volta Napoli ha il suo “nemo profeta”.
Avv. Francesco Carbone