
Con la nota prot. 388 del 17 marzo 2020 il MIUR richiama l’attenzione sulle modalità di svolgimento della didattica
a distanza ponendo l’accento su cosa non è riconducibile ad essa:
“Il solo invio di materiali o la mera assegnazione di compiti, che non siano preceduti da una
spiegazione relativa ai contenuti in argomento o che non prevedano un intervento successivo di
chiarimento o restituzione da parte del docente, dovranno essere abbandonati, perché privi di
elementi che possano sollecitare l’apprendimento.”
Il MIUR pone l’accento su i momenti relazionali tra docente e discente:
La didattica a distanza prevede infatti uno o più momenti di relazione tra docente e discenti, attraverso i
quali l’insegnante possa restituire agli alunni il senso di quanto da essi operato in autonomia, utile anche per
accertare, in un processo di costante verifica e miglioramento, l’efficacia degli strumenti adottati, anche nel
confronto con le modalità di fruizione degli strumenti e dei contenuti digitali – quindi di apprendimento – degli
studenti, che già in queste settimane ha offerto soluzioni, aiuto, materiali.
E’ ovviamente da privilegiare, per quanto possibile, la modalità in “classe virtuale”.
Coronavirus. MIUR, prime indicazioni operative per le attività didattiche a distanza.