
La quinta sezione del Tar Campania respinge il ricorso presentato per richiedere la sospensione dell’ordinanza numero 89 a firma del
Governatore della Campania Vincenzo De Luca, con la quale viene sospesa la didattica in presenza per tutte le scuole di ogni ordine e
grado fino al 14 novembre.
Secondo i giudici “si è dimostrata finora utile ed efficiente”.
Secondo la quinta sezione del Tar “le ordinanze, e in particolare l’ordinanza numero 89, successiva al Dpcm 4 novembre 2020, trovano
fondamento nell’aggiornata istruttoria circa l’andamento del contagio su scala regionale e sono, non irragionevolmente, motivate sul
rilievo della persistente emergenza sanitaria, sul verificato ‘effetto moltiplicatore dei contagi connessi a positività nelle fasce in età scolare’
e sul prevedibile ‘impatto sul Sistema sanitario regionale’, tenuto conto della peculiare densità abitativa del territorio regionale e del
deficit di personale sanitario in servizio attivo e, quanto alla idoneità della misura adottata, del riscontrato aumento dei casi di positività al
Covid-19 in ambito scolastico, nonché della esigenza di consolidare i risultati di contenimento della pandemia finora conseguiti, stante la
verificata efficacia della detta misura a tali fini”.
Inoltre i giudici sottolineano che “la lamentata compromissione degli altri diritti involti non sembra affatto assoluta, purché le attività
scolastiche siano effettivamente assicurate con metodiche alternative rispetto alla didattica in presenza, e tenuto conto della non
dimostrata impossibilità di contemperare le attività lavorative degli esercenti la potestà genitoriale con l’assistenza familiare nei confronti
dei figli minori”.