Scuola. Novità per il sostegno dalla bozza del decreto P.A.

sostegno Scarpellino

Scuola. Novità per il sostegno dalla bozza del decreto P.A.

Assunzioni per il sostegno dalle GPS e accesso diretto al TFA per i precari senza abilitazione con tre anni di servizio

negli ultimi cinque anni, questi sono gli aspetti più interessanti e, per certi versi, attesi che emergono dalla lettura

della Bozza del Decreto PA all’esame del CdM e, quindi, non ancora in Gazzetta Ufficiale.

  • Assunzioni a tempo indeterminato su posti di sostegno dalle GPS (“esclusivamente per l’a.s. 2023/2024”).

Più che una novità si tratta di una conferma. All’art. 5 (Disposizioni per il rafforzamento della capacità amministrativa del Ministero dell’istruzione e del merito) della Bozza si prevede, dopo la fase ordinaria di immissione in ruolo, lo scorrimento delle GPS – prima fascia (e degli elenchi aggiuntivi) sui posti residui per il sostegno e, qualora dovessero restare ancora posti vacanti, si procederà ad una Call veloce. In pratica, la procedura prevede le seguenti fasi:

  1. Nomina in ruolo cinquanta per cento dalle GAE e cinquanta per cento dai vincitori del concorso.
  2. Se residuano posti vacanti, si scorrono le GPS di sostegno – prima fascia e gli elenchi aggiuntivi (composti da coloro che produrranno la domanda di inserimento entro il 27 aprile e che conseguiranno il titolo del TFA entro il 30 giugno).
  3. Il docente, una volta individuato, viene nominato a Tempo Determinato presso una Scuola o Istituto della Provincia dove è inserito in graduatoria e sosterrà l’anno di formazione e prova (180 giorni di cui 120 almeno di attività didattica) e un test finale.
  4. Superato il test e la valutazione da parte del Dirigente Scolastico, sentito il Comitato per la valutazione dei docenti, il docente viene assunto a Tempo Indeterminato e confermato in ruolo nella stessa scuola dove ha sostenuto l’anno di formazione e prova, con decorrenza giuridica dalla data di inizio del servizio con contratto a Tempo Determinato.
  • Accesso diretto al TFA di sostegno per i precari non abilitati che abbiano svolto tre anni di servizio sul sostegno negli ultimi cinque anni scolastici (Art. 5, c. 12).

E’ una norma, questa, molto attesa che, se confermata, dovrebbe essere recepita anche dal Decreto Ministeriale che disciplinerà l’ottavo ciclo del corso per il TFA di sostegno e che aumenterà notevolmente il numero dei partecipanti al corso stesso. Per “accesso diretto” s’intende che i precari non dovranno partecipare alle tre prove di accesso, ma saranno ammessi direttamente alle attività del TFA per l’ordine di scuola e la disciplina per quale hanno svolto il servizio.

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