Assegnazione dei Docenti ai plessi scolastici: Normative e procedure nei comuni diversi dalla sede di organico

Assegnazione dei Docenti ai plessi scolastici: Normative e procedure nei comuni diversi dalla sede di organico

L’assegnazione dei docenti ai plessi scolastici è un aspetto cruciale per il funzionamento del sistema educativo italiano. Con l’entrata in vigore dell’Ipotesi di Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) per il triennio 2025/28, si conferma l’importanza di gestire in modo efficace l’assegnazione dei docenti anche nei comuni che non coincidono con la sede di organico. Questo articolo esplorerà le normative vigenti e le procedure da seguire per garantire una corretta assegnazione.

Il CCNI 2025/28 e le sue implicazioni

Nell’ambito dell’Ipotesi di CCNI 2025/28, l’articolo 3, comma 5, stabilisce che l’organico dell’autonomia scolastica comprende non solo i docenti della sede principale, ma anche quelli dei plessi situati in comuni diversi. Questa disposizione si basa sulla legge n. 107/15, che mira a realizzare un sistema scolastico più autonomo e flessibile, rispondendo alle diverse esigenze didattiche.

Prerogative degli organi collegiali

La procedura di assegnazione dei docenti è regolata da normative specifiche che coinvolgono vari organi collegiali. Le fasi principali del processo sono:

1. Criteri Stabiliti dal Consiglio di Istituto:

Il Consiglio di Circolo o d’Istituto definisce i criteri generali per la formazione delle classi e per l’assegnazione dei docenti (art. 10, comma 4, D.lgs. 297/94).

2. Proposte del Collegio dei Docenti:

Il Collegio dei docenti elabora proposte per la formazione delle classi e l’assegnazione dei docenti, seguendo i criteri stabiliti dal Consiglio di Istituto (art. 7, lettera b, D.lgs. 297/94).

3. Decisione Finale del Dirigente Scolastico:

Basandosi sui criteri e sulle proposte ricevute, il dirigente scolastico effettua l’assegnazione dei docenti ai vari plessi e classi (art. 396 D.lgs. 297/94). Questa procedura assicura che le decisioni siano prese in modo trasparente e condiviso.

Assegnazione ai Plessi in Comuni Diversi

Quando si parla di assegnazione di docenti a plessi situati in comuni diversi dalla sede di organico, è fondamentale seguire alcune linee guida specifiche:

Rispettare i Criteri Stabiliti:

L’assegnazione deve avvenire in conformità con i criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto e le proposte del Collegio dei docenti, garantendo così una coerenza nelle decisioni.

Garantire la Continuità Didattica:

È essenziale che la continuità didattica degli studenti sia preservata, evitando interruzioni nel processo educativo.

Utilizzare il Punteggio nella Graduatoria:

L’assegnazione deve considerare il punteggio accumulato dai docenti nella graduatoria interna dell’istituto, favorendo coloro che hanno dimostrato maggiore esperienza e competenza.

Definizione attraverso Contrattazione di Istituto:

Le modalità di assegnazione devono essere chiarite attraverso la contrattazione di istituto, che deve essere conclusa in tempo utile per assicurare un avvio regolare dell’anno scolastico.

Salvaguardia delle Precedenze:

È cruciale rispettare le precedenze previste dall’articolo 13 dell’Ipotesi di CCNI 2025/28. Questo implica che non si possono assegnare docenti che beneficiano di precedenze nel comune di origine a plessi in comuni diversi. Tuttavia, si potrebbe decidere di assegnare un docente che ha diritto a precedenze nel comune diverso, sempre su richiesta e con priorità rispetto ad altre richieste.

L’assegnazione dei docenti ai plessi scolastici rappresenta un processo complesso che richiede attenzione e rispetto delle normative. Con l’Ipotesi di CCNI 2025/28, si cerca di garantire una gestione equilibrata e giusta, che tenga conto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti nel sistema educativo. È fondamentale che le scuole seguano queste linee guida per garantire un ambiente di apprendimento efficace e inclusivo.

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