Prova scritta del concorso straordinario, un quizzone senz’anima!

CONCORSO STRAORDINARIO

LA PROVA SCRITTA: UN QUIZZONE SENZ’ANIMA

di Vincenzo Scarpellino

Dalla lettura della bozza del Bando Concorso Straordinario si evince che la prova scritta è strutturata in una prova computer based con ottanta quesiti a risposta multipla (80 quesiti con 4 opzioni di scelta) della durata di  ottanta minuti e s’intende superata con un punteggio non inferiore a 56/80.

Il Programma da studiare, oltre ai contenuti della disciplina della classe di concorso, richiama il concorso del 2016: l’Allegato A del D.M. 95/’2016 – le Avvertenze Generali per intenderci – più la lettura e comprensione di un testo in lingua Inglese di livello B2. Vediamo nello specifico:

  • PROVA SCRITTA POSTO COMUNE: 80 quesiti a risposta chiusa con 4 opzioni di risposta. I quesiti sono ripartiti nel seguente modo:
  • 45 quesiti su competenze disciplinari relative alla classe di concorso per cui si concorre;
  • 30 quesiti su competenze didattico-metodologiche;
  • 5 quesiti su lettura e comprensione di un testo in lingua Inglese.

 

  • PROVA SCRITTA SOSTEGNO: 80 quesiti a risposta chiusa con 4 opzioni di risposta. I quesiti sono ripartiti nel seguente modo:
  • 15 quesiti per l’ambito normativo (presumibilmente dell’area della disabilità e BES in generale);
  • 30 quesiti per l’ambito psicopedagogico e didattico;
  • 30 quesiti per l’ambito della conoscenza delle disabilità e degli altri BES in una logica inclusiva di tipo bio-psico-sociale (si fa riferimento all’ICF, in pratica);
  • 5 quesiti sulle capacità di lettura e comprensione di un testo in lingua Inglese di livello B2.

Per entrambe le prove l’attribuzione del punteggio è il seguente: 1 punto per una risposta corretta, 0 punti per una risposta non data o errata.

Se la bozza viene confermata, la prova scritta si presta ad alcune critiche tra le quali, a mio parere, quella più rilevante è che l’accertamento della preparazione e la valutazione dei concorrenti è affidata ad un quizzone senz’anima idoneo per selezioni di altro tipo e non certo per accertare le conoscenze e le competenze didattiche di aspiranti docenti che, tra l’altro, hanno già insegnato.

I tempi (80 minuti per 80 domande) – un minuto a domanda –  infatti, non sono assolutamente idonei a fornire risposte meditate per cui queste rischiano di essere frutto della legge del caso.

Per non parlare, poi, dei quesiti in lingua Inglese: evidentemente ci si dimentica che il concorrente tipo non è un madrelingua  e che, anche per le migliori preparazioni, un minimo di riflessione su un testo in lingua straniera deve essere pur condotto.

Vedremo tra qualche giorno se il MIUR intende proporre qualche correttivo al quizzone.

 

Concorso straordinario, bozza del bando con tutti i requisiti e le prove.

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