La sentenza Grilli-Lowenstein  vale anche per i docenti.

Avv. Francesco Carbone –   Dopo la storica sentenza Grilli-Lowenstein  con la quale la Cassazione  con la pronuncia n. 11504/2017 ha cancellato il principio del mantenimento del tenore di vita precedente, stabilendo un  nuovo parametro in materia di assegno di divorzio e più in particolare il criterio dell’ indipendenza o autosufficienza economica del coniuge, alcuni personaggi “facoltosi” hanno già beneficiato del nuovo orientamento della Suprema Corte e, soltanto per fare un esempio, l’ex Cavaliere, ex Presidente del Consiglio, ex Presidente di Mediaset, ex Presidente del Milan A.C. ed ex di tante altre cose, dovrà essere rimborsato dalla signora Veronica Lario, anche lei ex,  della discreta somma di circa 43 milioni di euro e non dovrà più versarle l’assegno divorzile da 1.400.000 euro mensili (in primo grado erano 3.000.000)

Ma cosa può importare a noi poveri e comuni  mortali che Berlusconi risparmierà tutti quei soldi?

Assolutamente nulla, se non il principio di diritto che sorregge la motivazione di questa pronuncia innovativa.

Per la Cassazione i tempi ormai sono cambiati e occorre “superare la concezione patrimonialistica del matrimonio inteso come sistemazione definitiva” perché è “ormai generalmente condiviso nel costume sociale il significato del matrimonio come atto di libertà e di autoresponsabilità, nonché come luogo degli affetti e di effettiva comunione di vita, in quanto tale dissolubile. Si deve quindi ritenere – afferma la Cassazione – che “non sia configurabile un interesse giuridicamente rilevante o protetto dell’ex coniuge a conservare il tenore di vita matrimoniale“.

Sulla scia di questa sentenza sono già iniziati – e ancora di più fioccheranno  – giudizi per la revisione dell’assegno di mantenimento, che manderanno in pensione il vecchio e ben più costoso escamotage del ricorso alla Sacra Rota.

E per l’enunciato principio basterà avere anche un semplice stipendio da insegnante da 1.400 euro (senza i tre zeri finali del vecchio assegno della Lario) per perdere ogni speranza sulla possibilità di avere diritto all’assegno divorzile, anche se il coniuge ha un patrimonio come quello di Berlusconi.

In buona sostanza si è passati dal vecchio spot “un diamante è per sempre” al nuovo principio   “il mantenimento non è per sempre”, basta semplicemente aggiungere una x e diventare EX.

Scarica la sentenza integrale: Corte-di-Cassazione-Sentenza-n.-11504-20171

A cura di  Francesco Carbone 
Avvocato e docente  –  www.francescocarbone.tk
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