Scuola secondaria: PAS e “riservato”, l’accordo del 12 giugno. Scheda esplicativa di Libero Tassella.

Il giorno 11 giugno, dopo un confronto tecnico iniziato lo scorso mese di maggio, il Miur e le OO.SS. Flc Cgil, Cisl, Uil Rua e Fgu hanno raggiunto il tanto atteso accordo sul precariato scolastico nella scuola secondaria di cui si sta parlando da settimane. Premessa.

L’accordo sarà attuato nediante la presentazione in Parlamento di un emendamento, da inserire nel primo provvedimento di legge utile.

Nell’iter legislativo dell’emendamento sarà previsto un confronto costante tra Miur e le OO.SS. firmatarie dell’accordo.

Cosa prevede l’accordo dell’11 giugno? L’accordo prevede due distinte procedure riservate da ativare una tantum entro e non oltre il 2019 per la scuola secondaria di primo e secondo grado.

Avendone i requisiti, i docenti possono partecipare ad ambedue le procedure.

La prima procedura riservata consiste nell’istituzione di percorsi abilitanti speciali (PAS) a cui si accede senza prove preselettive, riservati al personale docente di ruolo e precario con almeno tre anni di servizio nelle scuole di ogni ordine e grado negli ultimi otto anni, vale l’anno scolastico in corso 2018/19 ai fini del triennio.

Per anno di servizio si intende un servizio della durata di 180 giorni anche non continuativi oppure continuativamente dal primo febbraio agli scrutini compresi.

Il servizio é valido sia se prestato nelle scuole statali, sia nelle scuole paritarie, sia nei percorsi dell’istruzione e della formazione professionale, in questo caso il servizio é preso in considerazione nei limiti del soddisfacimento dell’obbligo scolastico.

I Pas prevedono la partecipazione di circa 55.000 insegnanti e saranno organizzati in più cicli annuali, per permettere a tutti coloro che hanno i requisiti sopra indicati di parteciparvi.

Ai PAS possono partecipare anche i dottori di ricerca.

La seconda procedura riservata, anche con valore abilitante, consiste in un concorso riservato finalizzato alla stabilizzazione del personale docente precario ma che sarà aperto anche al personale docente di ruolo.

I requisiti richiesti sono i seguenti:

a) un servizio di tre anni maturato negli ultimi otto anni (vale l’anno scolastico in corso 2018/19) prestato solo nelle scuole statali, non è valido il servizio prestato nelle scuole paritarie;

b) del servizio di cui al punto a), almeno un anno deve essere stato prestato nella classe di concorso per cui si partecipa al concorso riservato.

Ai docenti che partecipano al concorso riservato é destinato il 50% dei posti destinati ai concorsi ( circa 24.000 posti), ma in subordine allo scorrimento delle graduatorie regionali dei concorsi del 2016 ( concorso ordinario) e del 2018 ( concorso riservato).

La graduatoria del concorso riservato sarà determinata, dando rilievo in termini di punteggio agli anni di servizio prestato, al punteggio di una prova scritta computer based, per la quale é prevista una soglia di punteggio minimo (unica prova selettiva), nonché una prova orale non selettiva il cui punteggio però sarà utile ai fini della posizione in graduatoria.

I docenti che si collocano in posizione utile saranno assunti in ruolo, tutti coloro che superano il concorso riservato conseguiranno l’abilitazione sulla relativa classe di concorso.

Libero Tassella

PAS, ecco l’accordo siglato. Solo scuola secondaria, no a percorsi per il sostegno.

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