
Il Decreto scuola va approvato entro il 29 dicembre. La maggiornaza dichiara di non avere tempo per un terzo passaggio alla Camera e pertanto boccia tutti gli emendamente preparandosi a porre il voto di fiducia
La Lega attacca il M5s e PD accusandoli di atteggiamento “ammazzaprecari”
“Il voto di fiducia sancirà il via definitivo a un testo che da “salva precari” si è trasformato in “ammazza precari”, con conseguente presa di distanza generale, a partire dai principali sindacati di settore per i quali era stato pensato” dichiara il senatore Mario Pittoni, presidente della commissione Cultura a palazzo Madama e responsabile Istruzione della Lega.
“Non regge – conclude Pittoni – la scusa dell’impossibilità di una terza lettura alla Camera in quanto impegnata sulla legge di Bilancio. I Regolamenti di entrambi i rami del Parlamento consentono l’esame di disegni di legge di conversione di decreti-legge anche durante la sessione di Bilancio. Così stabiliscono sia l’articolo 126, comma 12 del Regolamento del Senato, sia l’articolo 119, comma 4 del Regolamento della Camera. E’ proprio in applicazione di tale norma che la mia commissione ha potuto esaminare il decreto Scuola durante la sessione di Bilancio“.