Ma la Task Force nominata dalla Azzolina conosce lo stato dei luoghi delle scuole?

Ma la Task Force nominata dalla Azzolina conosce lo stato dei luoghi delle scuole?

 Ecco la Task Force cosa propone:

  • distanziamento di 2 metri dei banchi;
  • massimo 10/15 alunni per aula;
  • banchi singoli;
  • lezioni nelle aree aperte;
  • lezioni nei musei;
  • mascherine.

Per le mascherine possiamo essere d’accordo se… i genitori le “incollino” ai figli, perché altrimenti vedremo le insegnanti correre per la scuola cercando di farle indossare correttamente!

Ma l’ipotesi che fa percepire in modo inequivocabile la distanza abissale della Task Force ministeriale dalla realtà delle scuole italiane, è la proposta di distanziare i banchi di 2 metri tra loro.

Ora, è facile, per chi realmente entra e lavora nelle classi, rendersi conto che per distanziare 10 banchi di due metri servirebbero aule da circa 58 mq: trovatemi le scuole che hanno queste aule!

Altre proposte che lasciano alquanto perplessi sono quelle di svolgere le lezioni nelle aree aperte, come se fossimo in Svezia, o nei musei. La prima, credo, sia frutto del continuo “allungare il collo” sui paesi stranieri che hanno strutture scolastiche moderne  e di recente costruzione ma che, soprattutto, sono a misura di allievo. Non credo sia così difficile rendersi conto che la maggioranza delle nostre scuole sono strutture recuperate da conventi o edifici riadattati che, nella migliore delle ipotesi, non hanno neanche le certificazioni di agibilità. Per i musei? Si può essere d’accordo, ma a patto di non scaricare la responsabilità della sicurezza e di eventuali danni sui docenti!

L’ipotesi più semplice – ma che, ovviamente, non adotteranno mai – è quella di ridurre il numero di alunni per classe e diminuire le ore di attività didattica in modo da consentire turni tra gruppi scaglionati di allievi e, soprattutto, ASSUMERE TUTTI I DOCENTI CHE SERVONO! Ma senza prendere in giro la gente con le fantomatiche 24.000 assunzioni che sono una goccia nel mare. Basti pensare, infatti, che ogni anno servono circa 200 mila supplenti per garantire l’apertura delle scuole e il regolare svolgimento delle attività didattiche.

Segretario Nazionale FederIstruzione

A. Scarpellino

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