Fermi tutti! Abbiamo scherzato, la DAD non funziona

FERMI TUTTI! ABBIAMO SCHERZATO, LA DAD NON FUNZIONA

di Antonio Scarpellino – Segretario Generale della FederIstruzione

La Ministra Azzolina in un intervento  a “Tutti in classe”, trasmissione di  Radio 1, ha affermato: “(…) l’ho voluta la

DaD ma non possiamo proseguire in questo modo. Non funziona più così. Non si può fare didattica a distanza

all’infinito” (…) “Nelle regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde

cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità. Sono molto preoccupata, oggi la dad non può più

funzionare, c’è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati e sono preoccupata per il

deflagrare della dispersione scolastica“.

Insomma, cari Prof., cari alunni e alunne, non abbiamo capito niente: la DAD non serve a nulla. Semplicemente:

NON FUNZIONA. Abbiamo scherzato. Ci siamo sacrificati per niente. E’ inutile continuare a perdere tempo per ore e

ore a preparare lezioni, scegliere o registrare video, compilare registri elettronici, wappare, essere social friendly con

studenti e genitori sempre più incazzati.

Non serve motivare la platea, controllare che invece di volti appaino francobolli,  “cazziare” Tizio perché pretende di

mettersi al video in pigiama di paille (fa freddo…), o  riprendere Lucrezia perché sono giorni e giorni che ancora non

ripara il microfono del cellulare… E poi, ancora, tutte quelle ore perse dietro le chiacchiere dei formatori digitali che

spesso ci considerano dei relitti del passato, oppure sentire le ovvietà degli esperti psicologi sul trauma dell’assenza

di socialità… mentre hai appena finito le tue ore ed hai voglia solo di chiudere  un po’ gli occhi e di mandare al

diavolo tastiera, mouse e monitor… Tutto tempo perso.

Cari colleghi e colleghe, quello che ha dichiarato la Ministra ha dell’ incredibile.

Un vero e proprio calcio nei denti a chi, nonostante tutto, si è impegnato per aggiornarsi (spesso a spese proprie) e  riconvertire la propria didattica in presenza in un’altra forma di didattica pur di dare una mano al nostro scassatissimo Paese che non trova di meglio da fare, in questo frangente, che un’altra crisi di Governo.

E’ grave, quello che lei ha affermato pubblicamente cara (?) Ministra per una serie di buone ragioni che anche un analfabeta comprenderebbe; ne cito solo tre per carità di patria:

  1. Ha costretto i docenti, in nome dell’emergenza, a svolgere attività fino a poco tempo fa non contrattualizzate, perché la DAD o DID, come dir si voglia, non costituiva un obbligo della funzione docente;
  2. Ha decantato la DID (ricorda, cara Ministra?) come una forma di insegnamento all’avanguardia, al passo con le esigenze di apprendimento degli alunni contemporanei tutti smartphone e connessione 5G;
  3. Ha reso inutile l’impegno professionale di centinaia di docenti che pur di salvare il salvabile ed aiutare gli studenti hanno affrontato con serietà l’impegno quotidiano da remoto.

Sì, perché questa sua “uscita” fa il paio con l’altra di Marzo scorso quando, praticamente, annunciò la promozione per tutti, anche per chi della Scuola se ne era fino ad allora infischiato allegramente.

Ora sta ripetendo lo stesso errore; è tornata nuovamente sul luogo del delitto. Scusatemi: se la DID o DAD “non può più funzionare” e incentiva, per di più, la dispersione scolastica, ma chi si azzarda a fare valutazioni didattiche serie (non severe: serie)? E allora… liberi tutti e vada a ramengo (per non dire peggio) l’impegno e la dedizione quotidiana degli insegnanti. Abbiamo scherzato, avete capito cari colleghi, alunni, alunne, genitori e nonni vari? Quindi spegnete pure cellulari o portatili, tanto la DAD non serve a nulla…

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