Non bastavano tutte le difficoltà e le storture della DAD, la Cassazione ci ha messo il carico da 11 con la sentenza di pochi giorni fa e più precisamente con la n. 10905/2020 depositata il 31 marzo scorso. Secondo gli Ermellini offendere l’interlocutore in video chat non è reato, ma configura la fattispecie (depenalizzata) di ingiuria, previsto dall’art. 594, ultimo …