Dott.ssa Olga Cerbone: ma se bevo tanta acqua, scompare la cellulite?

Nella mia pratica quotidiana mi vengono spesso poste domande di questo tipo e la disinformazione è molto frequente. Anche curiosando su internet ci si imbatte in informazioni discordanti che alimentano la confusione. Ecco quindi, care professoresse, poche righe per fare chiarezza in merito alle cause ed ai rimedi di questo fastidioso inestetismo che interessa circa il 90% delle donne.

La cellulite è una pannicolopatia edemato-fibrosclerotica (PEFS) che solitamente inizia a manifestarsi nell’adolescenza, durante la fase di maturazione ormonale ed è un’affezione degenerativa a carattere evolutivo del tessuto adiposo, dovuta inizialmente ad alterazioni del microcircolo.

In condizioni ottimali, le cellule adipose (adipociti) normalmente presenti nel tessuto sottocutaneo funzionano da riserva di energia per l’organismo (foto sinistra). In caso di stasi (ristagno) del circolo venoso, questa “riserva” diventa difficile da utilizzare in quanto meno irrorata, si accumula dunque fino a comprimere i capillari sanguigni, già fragili, che iniziano a trasudare plasma dalle loro pareti divenute porose. Il plasma si infiltra fra le cellule, con il tempo provoca un’infiammazione del tessuto adiposo con formazione di fibrosi, un’anomala formazione di tessuto sottocutaneo (foto centro). I capillari vengono ulteriormente compressi dalla fibrosi ed il drenaggio dei liquidi in eccesso si fa sempre più difficile. Si innesca quindi un “circolo vizioso” che autoalimenta questa patologia (foto destra).

Si distinguono tre differenti tipi di cellulite:

  • La cellulite compatta o dura, che compare soprattutto nelle ragazze giovani e nelle donne che sono particolarmente attive. Si presenta con piccoli noduli duri, poco mobili e dolenti al tatto.
  • La cellulite molle o morbida, è molto più evidente. Compare solitamente in persone sedentarie, dai 45 anni in su. Le zone colpite da cellulite molle sono
  • La cellulite edematosa, che è l’ultimo stadio. È associata ad un ristagno dei liquidi e ad un’insufficienza di circolazione venosa e linfatica, infatti ha un aspetto gonfio e spugnoso.

Così come l’eziologia patogenetica (la causa) è multifattoriale, allo stesso modo, il rimedio deve basarsi sulla sinergia di quattro fronti fondamentali: regime alimentare appropriato, adeguato apporto di liquidi, regolare attività fisica e trattamenti estetici validi.Il seguente studio evidenzia, ad esempio, come la perdita di peso migliora la severità della cellulite e, all’analisi istologica, come i globuli di grasso si ritirano dal derma, avvalorando quindi la tesi che vede il dimagrimento fattore efficace nella lotta all’inestetismo.

  1. Rawlings, “Cellulite and its treatment,” International Journal of Cosmetic Science, vol. 28, no. 3, pp. 175–190, 2006

Care professoresse, quindi, se anche voi soffrite di questa inestetica manifestazione cutanea, non affidatevi alle presunte panacee, ma approcciate in modo concreto ad un reale e radicale cambio dello stile di vita. L’abitudine di una lunga passeggiata per arrivare a scuola con in borsa una bottiglia d’acqua ed uno spuntino sano, trattamenti estetici si, ma per l’intero anno scolastico,  sono le basi per ottenere risultati a lunga durata.

 

Dott.ssa Olga Cerbone

Nutrizionista, Specialista in Scienza dell’alimentazione

Centro di Medicina Preventiva, Afragola (NA)

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