La servitù volontaria nelle scuole

Libero Tassella  – Dai recenti episodi denunciati sui social in questi giorni e di cui mi sono occupato, relativi a scrutini anticipati e a ordini di servizio vessatori, su impegni creati ad hoc per costringere gli insegnanti a presidiare le scuole vuote dopo la fine delle lezioni, per quanto ho appreso anche in privato dai diretti interessati; oltre alle colpe, negligenze, arroganza e al delirio di onnipotenze dei DS, emerge un fatto a dir poco desolante e inquietante insieme. Non esiste una dicotomia del tipo buono gli insegnanti e cattivo il dirigente scolastico. Putroppo le cose sono più complesse, oggi nelle scuole esiste una mappa di potere che asseconda in tutti i modi il DS in cambio di favori, privilegi e accesso a incarichi e attività aggiuntive remunerate con il Fis e con i fondi della 107, una legge che oggi ha incentivato la clientela negli istituti. Orbene questa mappa, cui spesso non é estranea la stessa RSU che é eletta grazie a tale mappa, é costituita dal Dirigente, dai collaboratori, dallo staff e dalle funzioni strumentali e intorno ad essa ruota un gruppo di docenti lecchini e servili che accede al Fis. Ebbene questa mappa di potere che gestisce sempre e comunque il consenso nelle scuole fa muro in simili circostanze per difendere l’operato del DS e dei collaboratori ogni possibile crisi del DS e del suo potere, metterebbe in crisi le loro posizioni di privilegio anche retributivo. Ora questi signori ad agosto andranno all’incasso. Ma la cosa inquietante è l’asservimento della stragrande maggioranza dei docenti. Per paura di esporsi, tutti o quasi assecondano tutto anche ordini illegittimi, anche anticipi di scrutinio, nelle scuole non si denunciano per paura e quieto vivere le irregolarità dei dirigenti. In autonomia i DS e i loro collaboratori fanno quel che vogliono, denunciatemi pure al Tar, denunciatemi al Direttore Regionale o ai sindacati qui si fa quello che decido io. Orbene in alcune scuole é tanto forte il clima di terrore e il senso di impotenza e di sfiducia che i docenti non chiedono neppure l’intervento dei sindacati della scuola e pure quei pochi segretari provinciali dei sindacati che votrebbeto e potrebbeto intervenire hanno le mani legate dalla passività, dalla ignavia, dalla paura e dalla omertà., hanno paura persino di segnalare quanto accade, tutto é coperto da un complice silenzio, al limite qualche lamento o qualche accenno generico e anonimo sui social. Perché é duro dirlo, ma lo dobbiamo dire. In alcune scuole si sono create strutture che sembrano delle mafie e la colpa non è solo dei DS. Se ci sono i padroni è perché ci sono i servi anzi chi si prostra e si fa servile.

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