Bussetti come tutti i ministri vuole pagare di più gli insegnanti, ma a parole naturalmente!

Il Ministro Bussetti ha subito imparato la lezione di come si fa il ministro, moniti e comunicati, comunicati e moniti, auspici e promesse, promesse e auspici, esternazioni a tutto spiano subito riprese dalla Stampa di settore e, qualche volta, quanto sono a corto di notizie, anche dai giornali e dai giornaloni nazionali. Ricordate la recente furbata dell’abolizione della chiamata diretta, in verità solo sospesa, e con mossa da mago Silvan fatta passare come abrogata, come se un contratto potesse abrogare una legge! Ora Busseti si mette a lanciare comunicati sullo stipendio degli insegnanti, e con un condizionale d’ ordinanza come i suoi predecessori ci dice, perché i destinatari del suo messaggio ruffiano siamo noi, che gli insegnanti italiani dovrebbero guadagnare come i medici e i magistrati, noi siamo più modesti del ministro, ex insegnante di educazione fisica e di sostegno e poi tanfe cose, dirigente scolastico, comandato a dirigere uffici presso l’USR Lombardia e poi Ministro; noi vorremmo guadagnare come un nostro collega di Monaco, di Colonia e di Berlino. Ogni ministro ha detto più o meno quanto ora dice Bussetti, ricorderete le esternazioni della Fedeli, la scorsa estate, sul raddoppio degli stipendi agli insegnanti, poi il suo governo e i sindacati Flc Cgil, Cisl, Uil, e Fgu ex Gilda ci hanno regalato uno stitico aumento di appena 41 euro medi nel 2018 e arrtetrati vergognosi per i due anni precedenti, per non parlare del blocco degli scatti stipendiali nel 2013. Bussetti quindi come l’ex sindacalista Fedeli, come Giannini, che parlava di uno stipendio per gli insegnanti di 2000 euro e come tutti gli altri avevano esternato. I ministri della scuola italiani , gran chiacchieroni e esternatori di professione, hanno voluto tutti aumentare a parole gli stipendi degli insegnanti , poi all’atto pratico, con i loro rispettivi governi di centro destra e centro sinistra, a ogni contratto hanno contribuito a realizzare il nostro appiattimento retributivo con stipendi che definire vergognosi è solo un garbato eufemismo. Con il loro “vorrei ma non posso”, i predecessori di Bussetti e,visto l’esordio, non credo che il ministro burocrate di area leghista farà eccezione, hanno di fatto determinato la stagnazione delle nostre retribuzioni , oggi la nostra professione é la peggio pagata, noi siamo quelli pagati meno tra i lavoratori che accedono a un lavoro per cui sia richiesto come titolo di accesso un diploma di laurea specialistica e un complesso iter concorsuale. Bussetti agli insegnanti non servono né le sue parole né quelle dei suoi predecessori. Queste sue parole le rivolga al suo collega Tria al Mef e ci faccia sapere con un comunicato quali sono stati gli effetti che esse hanno sortito. Noi l’aspettiamo al varco Ministro, cioè al Def 2019, trovi i soldi per un contratto di risarcimento e sappia che quanto dice e per quel poco che ha fatto recentemente , tranne l’accordo sulla sospensione delle procedure della chiamata diretta, il suo esordio é stato alquanto deludente.

Libero Tassella

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