La scuola inizia con un contratto già vecchio. Dal 19 aprile gli insegnanti hanno un nuovo contratto dopo un’attesa di 9 anni, un contratto nato vecchio, perché il 31 dicembre sarà scaduto e già i sindacati si preparano a presentare le loro piattaforme. L’aumento tra i 40 e i 50 euro netti è stato firmato dai Confederali e dalla FGU ex Gilda, lo Snals non ha firmato.
Tranne poche novità a cui faremo di seguito riferimento, nulla è cambiato dal punto di vista normativo, nulla sul versante delle assenze e dei permessi, nulla sulla progressione economica, confermato il blocco 2013 che ritarda di un anno la maturazione dei gradoni ( perdita di circa 1000 euro). Per quanto riguarda le novità, ora si contrattano a livello di scuola i criteri per determinare l’entità e il numero dei bonus premiali istituiti dalla legge 107.
Viene istituito il Confronto ( art.6) una sorta di dialogo approfondito sulle materie rimesse a tale livello di relazione sindacale, che a livello di scuola si svolgerà tra il DS, la RSU e i segretari provinciali o i loro delegati dei sindacati rappresentativi e firmatari del contratto nazionale.
Un altro elemento di novità è il blocco del trasferimento per tre anni per il docente che acquisisce dall’anno prossimo la titolarità su scuola, tutto resta invariato per chi acquisisce la titolarità su ambito territoriale. Resta invariata la possibilità di chiedere ogni anno l’utilizzazione e l’assegnazione provvisoria. Tutta la materia della mobilità sarà regolata da CCNI triennali.
Libero Tassella.