Docenti di potenziamento assegnati in base a criteri avulsi dai Ptof.

Credo che gli AT o UAT ex Provveditorati assegnino i docenti sul potenziamento, questo brutto retaggio della 107 passatemi l’espressione, non in base alle esigenze delle scuole, esplicitate nei loro Ptof, bensì per esigenze di orgaizzazione dell’ organico provinciale. Con la sola concessione alle scuole, se ciò é possibile, di assicurare un posto della stessa tipologia o classe di concorso al fine di esonerare il collaboratore vicario.

Infatti, da quando non esiste più l’ esonero del collaboratore vicario, cosa a mio avviso sbagliata, si usa il potenziamento anche per questo, o per esonerare lo staff o per le supplenze o per entrambe le cose, con creazioni di cattedre miste un po’ e un po’ assegnate per insindacabile decisione della dirigenza scolastica. Per il potenziamento occorrono regole certe di rango nazionale oggi invece é soltanto una babele, ognuno fa quello che vuole, ognuno fa quel che gli pare. L’organico non può essere più alla mercé dei DS o in parte della contrattazione spesso regolata dagli stessi DS tramite RSU compiacenti, tranne le dovute eccezioni.

E soprattutto, malgrado il recente disposto contrattuale del 2018 che io non condivido affatto, che hanno codificato una prassi, le ore di potenziamento a mio avviso devono essere ore di vero e proprio insegnamento e non di mera organizzazione o di supporto alla dirigenza scolastica quanto non di supplenza ad essa.

Questa è la prassi che si sta determinando nella scuola dell’anarchia neofeudale, altro che autonomia. I posti di potenziamento vanno gestiti con regole certe, per ricadute proficue sugli alunni e con il tempo con l’istituzione di un vero e proprio organico aggiuntivo di istituto che dovrà prendere il posto del potenziamento. Io aggiungo che tendenzialmente nell’ organico i posti di potenziamento, creati per il piano nazionale di assunzioni del 2015 , saranno riassorbiti man mano dai posti curriculari allorquando i docenti andranno in pensione. Tra questo e il prossimo anno andranno in pensione gli assunti con i concorsi ordinari degli inizi degli anni Ottanta, quelli della Falcucci.

Ecco la necessità nei prossimi Def di investire sugli organici della scuola e stanziare fondi per organici di istituto aggiuntivi , insegnanti per insegnare non per fare altro, cosa necessaria visto che ogni giorno ognuno, dal ministro ai sottosegretari, vogliono introdurre un insegnamento nuovo e aggiuntivo. Quello che é certo che la cose così come sono non vanno. La scuola dei DS,disegnata dalla 107, non va bene e va cambiata! Come? Quando? Ardua è la risposta, non chiara ancora la volontà politica che pare divergere tra M5s e Lega.

Libero Tassella

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