Bussetti, tavoli e conti che non tornano.

Per Il ministro Leghista della Regionalizzazione della scuola non si deve neppure parlare.

Bussetti scrive questa sera sulla sua pagina Facebook, in tono trionfante e autocelebrativo, dell’accordo firmato con le OOSS e che ha portato alla revoca dello sciopero previsto per il 17 maggio.

Il Ministro leghista afferma che in quell’accordo gli obiettivi raggiunti sono stati tre. Più risorse per il rinnovo del Contratto, lo vedremo in autunno con il 28 miliardi da recuperare per non aumentare l’IVA. Soluzioni mirate, usa questo aggettivo per il precariato in effetti si tratta di prolungare la fase transitoria con nuove procedure riservate a categorie appunto mirate.

La problematica sui dirigenti scolastici. I dirigenti vogliono essere equiparati alla dirigenza pubblica, una vecchia battaglia dell’Anp e sappiamo come la lega e un Ministro D.S.sia sensibile ai “problemi” dei D.S. Tre obiettivi, ma i tavoli enumerati nella comunicazione del Ministro diventano 4, tavoli chiamati tecnici, il 6 maggio per i precari e il reclutamento, il 14 per i DS, il 20 per il Contratto e il 24 per Università, Ricerca e Afam.

La mia impressione é che ai tavoli tranne il primo, ci sarà più fumo che arrosto. Ma a me i conti non tornano. E la regionalizzazione della scuola? Ricordate che era il primo punto della mobilitazione e dello sciopero? Il Ministro leghista lo ignora. Il tema é un tema della campagna elettorale della Lega e il problema al momento deve essere tenuto nascosto al Miur, ecco la vera ragione della mediazione che il 24 aprile ha fatto revocare lo sciopero, un vero regalo alla Lega. Dell’autonomia differenziata a pochi giorni dalle Europee non se ne doveva parlare e così é stato.

Libero Tassella

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