I docenti dell’infanzia e i bambini da 0 a 6 anni sono immuni al Covid-19? Chiediamo rispetto!

I colleghi della scuola dell’infanzia stanno inviando questa lettera all’assessore Fortini, che condividiamo:

È davvero vergognoso quello che stanno facendo! Gentilissima Assessore Fortini, le scrivo a nome di un’intera categoria, quella dei docenti della scuola dell’infanzia, la “cenerentola” del sistema scolastico italiano.

L’ integrazione dell’ordinanza del presidente De Luca, ha calpestato la dignità di chi lavora con vocazione e dedizione, paragonando la scuola dell’infanzia ad un baby parking.

Questi docenti, pur avendo titoli e competenze per coprire altri ruoli, hanno scelto per vocazione di restare nella SCUOLA DELL’ INFANZIA, che ha perso il suo ruolo di asilo assistenzialista nel 1968! Aprire per ” … more di specifici congedi parentali dei genitori”, offende pubblicamente una categoria di docenti, delegandoli a serie B, C,… non classificati!

Nella scuola dell’infanzia si insegna il rispetto , la condivisione, la consapevolezza della propria identità, la conquista dell’ autonomia e lo sviluppo delle competenze.

I bambini dai 3 ai 6 anni crescono sul piano dello sviluppo affettivo , cognitivo e sociale e nessun gettone nel parchimetro può ridarci la dignità che con quella rettifica dell’ordinanza, con quelle motivazioni aberranti, il nostro Governatore ha calpestato.

Siamo un’ agenzia educativa, un’officina di saperi, non un servizio assistenzialista per le famiglie.

Queste scelte mettono a nudo la mancanza assoluta di politiche di welfare, diciamocelo onestamente! La scuola non è un parcheggio né un albergo.

È il tempio della cultura, la fucina dei saperi e delle esperienze.

La scuola concorre allo sviluppo dei discenti, ma senza benessere fisico non ci può essere benessere psichico e cognitivo. Siamo interdetti da quanto recentemente accaduto.

Prima viene emanata una ordinanza dove si dice “a causa dell’elevatissimo numero di contagi riscontrati nell’ambito scolastico si dispone la chiusura delle scuole” facendoci chiaramente intendere che la scuola sia una delle principali responsabili dell’impennata dei contagi in Campania poi, a distanza di nemmeno 24 ore, senza troppi giri di parole, si dispone l’apertura di asili e scuole dell’ infanzia.

Ci chiediamo: dov’è la verità? È cambiato qualcosa nell’arco di questo breve lasso temporale? A chi, cosa dobbiamo credere? Non importa a nessuno se andiamo a lavorare in un contesto che, a detta del nostro Governatore, è altamente rischioso? Come pensa che questa dissonanza cognitiva, questa confusione possa influire su noi docenti e sul nostro lavoro quotidiano? E mi permetta, ” nelle more di specifici congedi parentali” è una frase così mortificante, così lesiva della professionalità di ogni docente di scuola dell’ infanzia che meriterebbe delle pubbliche scuse.

La scuola dell’infanzia è un cantiere di apprendimenti, è il luogo dedicato per la costruzione delle competenze dove noi docenti, con sapiente regia educativa, promuoviamo il divenire dell’uomo e del cittadino di domani. Il nostro lavoro è amore e come tutti gli amori va difeso.

La scuola o è sicura per tutti o non lo è per nessuno!

I docenti dell’infanzia e i bambini da 0 a 6 anni sono immuni al Covid-19? Chiediamo rispetto!

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